I cadaveri di una coppia di coniugi americani sono stati ritrovatiin una abitazione di Pozzoleone, nel Vicentino. In base alla prima ricostruzione, l'uomo ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita con una coltellata alla gola
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"I'm sorry" sono queste le ultime parole che Joel Bradley Kinser avrebbe tracciato col suo sangue sul pavimento della villetta in via Nicoletti a Pozzoleone dove lunedì di Pasquetta è andato in scena l'orrore. Un segno, compiuto poco prima di spirare, che non lascia dubbi sul gesto terribile del 44 enne americano che da tempo era divorato dal male oscuro. Una depressione che lo ha portato a uccidere la moglia soffocandola o strangolandala. Un omicidio che - secondo i primi rilievi potrebbe essere avvenuto a Pasqua, quindi non lo stesso giorno del suicidio. Erano circa le 15.30 di lunedì quando i carabinieri della Setaf, con i militari della compagnia di Thiene e del nucleo investigatoivo di Vicenza, e il Suem 118, si sono recati sul posto e hanno scoperto i cadaveri della coppia di americani: Joel Bradley Kinser, 44 anni, e Leila Gakhirovan Kinser, 40. Lui è stato trovato in una pozza di sangue in bagno, con ferite di arma da taglio, lei sul letto, senza segni evidenti di ferite. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe strangolato la moglie per poi togliersi la vita. Le forze dell'ordine sono state allertate dal parroco della Comando americano, allarmato dalle mancate risposte alle sue chiamate. Il prelato era molto vicino al 44enne, che pare soffrisse di depressione, tanto da essere stato congedato e assunto come impiegato. Bradley, che lavorava per una ditta estena, avrebbe confessato al sacerdote propositi suicidi.