Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/-dl-rainews-articoli-fondi-della-Lega-chiederemo-incontro-a-Mattarella-566e2f80-5f3c-4816-b944-178428763cb3.html-566e2f80-5f3c-4816-b944-178428763cb3.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Dopo la decisione della Cassazione

Fondi della Lega, fonti partito: chiederemo un incontro a Mattarella

Condividi
La Lega chiederà un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul tema del sequestro dei fondi al partito. È quanto si apprende da fonti leghiste. La Lega considera la decisione della Cassazione che ha dato il via libera al sequestro dei fondi un gravissimo attacco alla democrazia.

Un atto - quello della Corte cha ha autorizzato il blocco dei fondi disposto dal Tribunale di Genova nell'ambito della vicenda delle presunte irregolarità nei rimborsi elettorali della gestione Bossi-Belsito - che, per il Movimento di via Bellerio, ha l'obiettivo di mettere fuori gioco per via giudiziaria il partito, un'azione che non ha precedenti in Italia e in Europa. Attacco alla Costituzione - si sostiene - perché si nega il diritto a milioni di italiani di essere rappresentati. Per questo la Lega chiederà un incontro urgente al presidente della Repubblica al suo rientro dalla missione in Lituania.

Csm: preoccupazione per le dichiarazioni della Lega
A Palazzo dei Marescialli, a quanto si è appreso, le parole dei leghisti sul verdetto della Corte sono state oggetto di discussione tra i consiglieri, ed emerge una "seria preoccupazione" per parole e toni che vengono ritenuti "inaccettabili". 

Pd: grave tirare in ballo il Colle
"Se fossero confermate le pressioni della Lega per chiedere un incontro nientemeno che al presidente Mattarella sulla sentenza della Cassazione, a proposito dei 49 milioni da restituire ai cittadini, saremmo di fronte ad un caso grave e senza precedenti di invasione delle competenze costituzionali: che c'entra tirare il ballo il presidente della Repubblica con una sentenza giudiziaria, peraltro del massimo organo della nostra giurisdizione?". Lo sostiene Michele Anzaldi, deputato Pd, che prosegue:  "Abbiamo già assistito al vergognoso assalto di Di Maio e del Movimento 5 stelle contro il Colle durante i giorni della formazione del Governo, il Quirinale deve essere tenuto al riparo da questioni che nulla hanno a che vedere con le sue prerogative, in una confusione di ruoli e di poteri che danneggia il nostro ordinamento".

"È opportuno che sia il vicepremier e leader della Lega Salvini, sia il presidente del Consiglio Conte - conclude - smentiscano un'intenzione del genere. La Lega, invece di alimentare disordine istituzionale e gridare al complotto, faccia chiarezza in piena trasparenza".

Cassazione: "Ovunque venga rinvenuta" qualsiasi somma
"Ovunque venga rinvenuta" qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega Nord - su conti bancari, libretti, depositi - deve essere sequestrata fino a raggiungere 49 milioni di euro, che sarebbero il provento della truffa allo Stato per la quale è stato condannato in primo grado l'ex leader leghista Umberto Bossi. Lo ha sottolineato ieri la Cassazione nelle motivazioni che accoglievano il ricorso del pm di Genova contro Matteo Salvini contrario ai sequestri a 'tappeto'.

Il Riesame ora deve seguire le indicazioni degli “ermellini'. Finora bloccati 1,5 milioni di euro. Ad avviso dei supremi giudici, la Guardia di Finanza può procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso lo scorso 4 settembre dal pm di Genova, senza necessità di un nuovo provvedimento per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto.  

Invece, secondo Giovanni Ponti, legale della Lega, le uniche somme sequestrabili sono quelle trovate sui conti "al momento dell'esecuzione del sequestro" con "conseguente inammissibilità delle richieste del pm di procedere anche al sequestro delle somme 'depositande'".

Secondo la difesa della Lega, il pm potrebbe chiedere la confisca "anche delle somme future" solo durante il processo di appello. Ma la Cassazione ha obiettato che i soldi sui conti potrebbero non essere stati trovati al momento del decreto "per una impossibilità transitoria o reversibile", e il pm non deve dare conto di tutte le attività di indagine svolte "altrimenti la funzione cautelare del sequestro potrebbe essere facilmente elusa durante il tempo occorrente per il loro compimento".  

Procuratore Genova: "Non è un processo politico, qui parte civile è il Parlamento"
"Non si tratta di un processo politico. Come non lo sono i procedimenti fatti dalla procura di Genova per fatti che coinvolgevano esponenti di altri partiti. Qui parte civile è il parlamento italiano". In serata il procuratore di Genova Francesco Cozzi torna a parlare del sequestro dei fondi della Lega. "Si tratta solo di problemi tecnici, procedurali. Per questo ci siamo rivolti alla Cassazione, perché i nostri uffici seguono la vicenda esclusivamente sotto un profilo tecnico".

Anm: no alla delegittimazione dei giudici
L'Anm "rigetta ogni tentativo di delegittimare la giurisdizione e di offuscare l'imparzialità dei magistrati, principio costituzionale a difesa del quale continuerà sempre a svolgere la propria azione, auspicando che chiunque eserciti funzioni pubbliche abbia a cuore gli stessi fondamentali principi". Lo afferma il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci.

Salvini: mai visti soldi, processo politico
"Quei 49 milioni di euro non ci sono, posso fare una colletta, ma è un processo politico che riguarda fatti di 10 anni fa su soldi che io non ho mai visto", ha detto ieri detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini al programma 'In onda' su La7, commentando le motivazioni della Cassazione sui fondi della Lega.

Lega: diamo fastidio, non ci fermeranno
"Siamo stupiti di apprendere dalle agenzie, prima ancora che dalla cassazione, le motivazioni della sentenza per cui dovrebbe proseguire il sequestro relativo a 48 milioni di euro di rimborsi elettorali". "Forse l'efficacia dell'azione di governo della Lega dà fastidio a qualcuno, ma non ci fermeranno certo così". Così Giulio Centemero, deputato della Lega e amministratore del partito.  "Consci della totale trasparenza e onestà con cui abbiamo gestito il movimento, con bilanci da anni certificati da società esterne, e non avendo conti segreti all'estero ma solo poche lire in cassa visti i sequestri già effettuati, sarà nostra premura portare in monetine da 10 centesimi al tribunale di Genova tutto quello che abbiamo raccolto come offerte da pensionati, studenti e operai durante il raduno di Pontida".
Condividi