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SALUTE

Liste d’attesa

Cinque milioni pagano, quattro milioni rinunciano: tempi biblici per la sanità pubblica

Aumentano le liste d'attesa in Italia, per poter effettuare un esame diagnostico o una visita specialistica nel servizio pubblico: così si ricorre sempre più spesso alle strutture private, con costi notevoli: i risultati del rapporto Censis

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Sono 22 milioni gli italiani che lo scorso anno si sono sottoposti ad almeno un accertamento specialistico: ma rispetto al 2013 hanno dovuto aspettare 20 giorni in più per una risonanza al ginocchio, da 45 a 65 giorni, 12 in più per una ecografia all'addome, da 58 a 71, 10 giorni in più per una colonscopia, da 69 a 79 giorni. Ovviamente questa è una media: il che vuol dire che realmente laddove le cose funzionano i tempi si abbattono, in altre regioni, in testa Puglia e Campania, le attese sono infinite. E così, rileva il Censis, quasi 5 milioni e mezzo di italiani hanno messo mano al portafoglio, per ottenere subito la prestazione: un piccolo salasso, rispetto a ticket che pure sono cari. Per esempio una biopsia nel pubblico costa 56 euro, ma bisogna aspettare 3 mesi, prima di sapere se quella nuova formazione è un cancro. E così si corre al laboratorio privato, dove te la fanno quasi subito ma pagando 4 volte tanto, 224 euro. Una risonanza al ginocchio nel pubblico la fanno a 63 euro, ma dopo due mesi e mezzo di attesa: nel privato con 142 euro si aspettano 5 giorni. E così, chi ha potuto ha pagato, ma dice il Censis almeno 4 milioni e mezzo di italiani hanno dovuto rinunciare, non avevano soldi.

E non va meglio per le visite specialistiche: 69 giorni in media per un oculista, 58 per il cardiologo, 48 per l'ortopedico, 38 per il ginecologo. Idem per chi abbia bisogno di riabilitazione: oltre 4 milioni di italiani sono andati dal fisioterapista: più della metà ha pagato di tasca propria, 1 milione e mezzo ha dovuto rinunciare, tenendosi il dolore

Dove le differenze tra pubblico e privato si stemperano è per le analisi di laboratorio: pubblico o privato sono pari - ricostruisce il rapporto del Censis - perché comunque si paga e si aspetta più o meno lo stesso tempo. Per l'analisi dell'emocromo completo i tempi di accesso e i costi sono ormai quasi equivalenti: 7 euro di ticket e 10 euro di costo nel privato. Insomma, si paga sempre, ma l'accesso è molto rapido, come hanno constatato i 29,6 milioni di italiani che hanno fatto esami del sangue nell'ultimo anno. L'intramoenia, il servizio privato all'interno delle strutture pubbliche, non sembra aiutare a risolvere i problemi: ha costi di solito superiori al privato puro e tempi di attesa più lunghi, prosegue il Censis. Una visita cardiologica costa in media 113 euro con 7 giorni di attesa in intramoenia, 108 euro e 5 giorni di attesa nel privato. Una risonanza magnetica del ginocchio senza contrasto costa in intramoenia 152 euro con 11 giorni di attesa, 142 euro con 5 giorni di attesa nel privato puro. Una prima visita oculistica costa 105 euro con 12 giorni di attesa in intramoenia, 102 euro con 6 giorni di attesa nel privato puro.
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