SALUTE
Liste d’attesa
Cinque milioni pagano, quattro milioni rinunciano: tempi biblici per la sanità pubblica
Aumentano le liste d'attesa in Italia, per poter effettuare un esame diagnostico o una visita specialistica nel servizio pubblico: così si ricorre sempre più spesso alle strutture private, con costi notevoli: i risultati del rapporto Censis
E non va meglio per le visite specialistiche: 69 giorni in media per un oculista, 58 per il cardiologo, 48 per l'ortopedico, 38 per il ginecologo. Idem per chi abbia bisogno di riabilitazione: oltre 4 milioni di italiani sono andati dal fisioterapista: più della metà ha pagato di tasca propria, 1 milione e mezzo ha dovuto rinunciare, tenendosi il dolore
Dove le differenze tra pubblico e privato si stemperano è per le analisi di laboratorio: pubblico o privato sono pari - ricostruisce il rapporto del Censis - perché comunque si paga e si aspetta più o meno lo stesso tempo. Per l'analisi dell'emocromo completo i tempi di accesso e i costi sono ormai quasi equivalenti: 7 euro di ticket e 10 euro di costo nel privato. Insomma, si paga sempre, ma l'accesso è molto rapido, come hanno constatato i 29,6 milioni di italiani che hanno fatto esami del sangue nell'ultimo anno. L'intramoenia, il servizio privato all'interno delle strutture pubbliche, non sembra aiutare a risolvere i problemi: ha costi di solito superiori al privato puro e tempi di attesa più lunghi, prosegue il Censis. Una visita cardiologica costa in media 113 euro con 7 giorni di attesa in intramoenia, 108 euro e 5 giorni di attesa nel privato. Una risonanza magnetica del ginocchio senza contrasto costa in intramoenia 152 euro con 11 giorni di attesa, 142 euro con 5 giorni di attesa nel privato puro. Una prima visita oculistica costa 105 euro con 12 giorni di attesa in intramoenia, 102 euro con 6 giorni di attesa nel privato puro.