POLITICA
Da Mantova
700 morti nel Canale di Sicilia, Renzi: "Come si può restare insensibili?"
Il premier, a margine di un evento organizzato in vista delle prossime regionali, commenta quella che si avvia ad essere la più grande tragedia più grave di sempre
"Come si fa a restare insensibili quando nel Mar Mediterraneo sistematicamente assistiamo a una strage?": è il primo commento del premier Matteo Renzi sulla nuova tragedia consumatasi nel Canale di Sicilia dove sarebbero morte circa 700 persone, migranti a bordo di un peschereccio che si è ribaltato. Il premier, dopo aver ricevuto la notizia, ha annullato gli altri impegni che aveva in programma oggi (a Venezia e Genova) per tornare a palazzo Chigi.
"Le notizie di quel che è accaduto a nord della Libia, anche stanotte, sono ancora frammentarie e i numeri ancora provvisori, ma destinati a salire: al momento i morti recuperati sono 28, ma sembrano destinati ad aumentare", ha osservato Renzi, parlando a Mantova a margine di un incontro per le prossime regionali.
L'accaduto impone, secondo Renzi, una riflessione a più ampio raggio: "Come si fa a restare insensibili di fronte a quelle ragazze che in Nigeria sono state rapite un anno fa da Boko Haram? Come si fa a restare insensibili al dolore di intere generazioni che muoiono, in un tempo in cui la comunicazione globale ci impone di sapere tutto? Ma è qui - ha osservato Renzi - che si gioca il dramma e la bellezza della politica".
"Le notizie di quel che è accaduto a nord della Libia, anche stanotte, sono ancora frammentarie e i numeri ancora provvisori, ma destinati a salire: al momento i morti recuperati sono 28, ma sembrano destinati ad aumentare", ha osservato Renzi, parlando a Mantova a margine di un incontro per le prossime regionali.
L'accaduto impone, secondo Renzi, una riflessione a più ampio raggio: "Come si fa a restare insensibili di fronte a quelle ragazze che in Nigeria sono state rapite un anno fa da Boko Haram? Come si fa a restare insensibili al dolore di intere generazioni che muoiono, in un tempo in cui la comunicazione globale ci impone di sapere tutto? Ma è qui - ha osservato Renzi - che si gioca il dramma e la bellezza della politica".