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SALUTE

Rapporto Istat

Al sud il 13% non si cura, troppi ticket e liste attesa

il rapporto Istat si occupa anche della salute degli italiani: cresce il numero di quelli che non hanno i soldi per i ticket e rinunciano a curarsi, il 9,5% a livello nazionale, nel Mezzogiorno sono anche di più. E un libro, La Tempesta Perfetta, avverte sugli scenari molto preoccupanti per la tenuta del sistema sanitario nazionale, se non si inverte la rotta

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La sensazione è che stiamo campando di rendita, aumenta la longevità degli italiani, 80 anni per gli uomini quasi 85 per le donne: ma i nodi potrebbero venire al pettine molto presto, se non ci sarà una svolta economica. Causa crisi, lavoro perso, stipendi troppo bassi, tasse da pagare, il 9,5% degli italiani ha smesso di curarsi, non ha soldi per pagare i ticket su diagnostica o farmaci. Al sud sono di più, il 13,2%. A questo si aggiunge la situazione specifica nelle regioni in piano di rientro, per i debiti accumulati nel capitolo sanità: lì le cose vanno ancora peggio, perché si è dovuto tagliare sulle prestazioni, sul personale, sui posti letto, si sono chiuse strutture ospedaliere, si sono aumentati i ticket.

Ovviamente a stare peggio, dice l'Istat, sono le fasce più fragili della popolazione: anziani a basso reddito, portatori di handicap, disoccupati, e chi ha una patologia cronica: si arriva al 20% della popolazione nel mezzogiorno.

In un libro appena presentato al Ministero della Salute, La Tempesta Perfetta, si mette in guardia politici e cittadini sulla tenuta stessa del sistema sanitario nazionale. Perché, lo spiega in questa intervista a Rainews 24 il prof. Walter Ricciardi, direttore di Igiene alla Cattolica di Roma e Commissario dell’Istituto Superiore di Sanità.
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