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ITALIA

"Abbiamo speso le nostre migliori energie"

Alfano: "Abbiamo fatto tutto il possibile perché Expo fosse Mafia-free"

Il ministro dell'Interno interviene per ribadire che sarà rispettato il diritto di manifestare anche contro l'Expo, ma non bisogna far rovinare quella che è una grande opportunità per l'Italia

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"Saremo severissimi e durissimi nel fare rispettare il diritto di manifestare, ma anche nel fare rispettare il diritto di tutti gli altri di godersi questa grande opportunità per l'Italia". A parlare è il ministro dell'Interno Angelino Alfano, a proposito di Expo, in una intervista radiofonica a Rtl.

Parole che arrivano all'indomani delle perquisizioni a Milano negli ambienti No Expo in vista della manifestazione del prossimo primo maggio nel Capoluogo e delle successive mobilitazioni indette dal movimento antagonista. Perquisizioni che, aveva già detto il ministro  "sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero", ma queste operazioni "fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare".

"Abbiamo speso le nostre migliori energie, - ha ribadito oggi - i nostri migliori uomini nel sistema della prevenzione, l'anti terrorismo è stato molto attento a fare tutte le analisi preventive, noi abbiamo fatto veramente tutto quello che potevamo fare. Migliaia di persone sono impegnate per garantire la sicurezza di Expo e al tempo stesso oggi noi possiamo dire che il lavoro per quanto riguarda la infiltrazione possibile della criminalità organizzata negli appalti ha portato a 79 provvedimenti interdittivi antimafia su 54 imprese. Migliaia di accessi ai cantieri per quanto riguarda i mezzi, le persone fisiche, le società, più di 100 accessi ispettivi, tutto questo per far sì che Expo fosse Mafia-free, libero da infiltrazioni criminali negli appalti che hanno portato alla realizzazione delle opere".

Il ministro ha sottolineato che "tutto questo si deve al lavoro di tantissimi donne e uomini in divisa, al sistema della Prefettura, davvero un ottimo lavoro in collaborazione anche con i magistrati milanesi".
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