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ITALIA

Allerta massima fino a lunedì

Alluvione, Liguria in ginocchio. Danni e soccorsi anche nel Tigullio

Il maltempo ha colpito con violenza il Levante ligure, l'entroterra di Chiavari, Recco e Rapallo. Alcune zone sono senza acqua potabile e corrente elettrica e si contano già diversi sfollati

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Mentre a Genova si continua a spalare fango, l'allerta massima è stata prolungata fino alla mezzanotte di lunedì per tutta la Liguria. Nubifragi e frane, la scorsa notte, hanno continuato ad abbattersi su città e vallate dell'entroterra ligure, provocando nuovi danni e criticità anche sulle strade provinciali, dove sono in corso numerosi interventi e sopralluoghi dei tecnici. Il maltempo ha colpito con violenza il Levante ligure, l'entroterra di Chiavari, Recco e Rapallo.

Esondati i torrente Entella e Lavagna
Ieri notte sono esondati i torrenti Entella alla foce a Chiavari, invadendo le aree golenali, e danneggiando alcune auto, e il Lavagna nella parte a monte tra Calvari e San Colombano Certenoli dove ci sono stati allagamenti con danni da quantificare. Alcune zone sono senza acqua potabile e corrente elettrica da questa notte. Si contano alcuni sfollati delle abitazioni di Micheloni e Maggi ospitati nel palazzo comunale. A Calvari, invece, le scuole sono rimaste chiuse.

Da Chiavari a Rapallo: Liguria in ginocchio
I vigili del fuoco di Chiavari sono intervenuti per liberare un uomo rimasto bloccato nel suo laboratorio invaso dall'acqua a Pian dei Ratti e hanno aiutato alcuni abitanti di una palazzina di Piano Officioso a lasciare i piani bassi invasi dall'acqua. Intervento anche al passo della Scoffera, tra la val Bisagno e l'alta valle Scrivia, per soccorrere una decina di persone rimaste intrappolate per una frana mentre erano a bordo di un pulmino privato. A Recco nella notte i vigili del fuoco di Rapallo hanno tratto in salvo una donna e la sua bambina di pochi mesi rimaste intrappolate al piano terra della loro abitazione invasa dall'acqua; intervento analogo per una coppia di Testana. Sulle alture di Rapallo la località San Maurizio dei Monti è rimasta isolata circa un'ora a causa di una frana.

La piena dello Scrivia 
Resta alta l'emergenza nelle valli di Trebbia e Scrivia dove opera la maggior parte del personale di soccorso. A Casella la furia dello Scrivia ha demolito un centinaio di metri del muro d'argine della variante che corre parallela al torrente. Squadre e mezzi della viabilità provinciale sono impegnati in Valle Scrivia per riaprire nel primo pomeriggio - a senso unico alternato e per ora ai mezzi leggeri - la provinciale 226 a Ponte di Savignone, dove la violentissima piena, che nell'alluvione ha superato i ponti, ha aperto un varco nel muro di sostegno, subito prima del tratto rifatto dopo l'alluvione del 2011, portandosi via cinquanta metri cubi di materiale sotto la carreggiata.

La frana in Val Fontanabuona, allagamenti a Camogli
Il Corpo forestale dello Stato è impegnato tra i comuni di Tigullio e Val Fontanabuona dove, dopo le forti precipitazioni di questa notte, sorvegliati speciali sono i corsi d'acqua. In Val Fontanabuona si sta cercando di sgomberare una frana che si è abbattuta nella notte sulla provinciale 23 della Scoglina a Favale di Malvaro e i tecnici contano di riaprire la strada nelle prossime ore. Nel levante genovese è stata invece già riaperta la provinciale 30 di Camogli Riaperta dopo gli allagamenti della notte. A Carasco e Gogorno, nell'entroterra di Chiavari, le piene nel bacino del fiume Entella impongono, per motivi di sicurezza, il mantenimento della chiusura al transito dei ponti di Comorga sulla provinciale 225 e di Caperana sulla provinciale 33.

Restano chiuse al momento le provinciali 62 ''Franco Rolandi'' a Torriglia (dove sono in corso gli interventi, resi estremamente difficoltosi per il maltempo, sulle frane) la 15 del Brugneto a Conio Aveno nel Comune di Rondanina dove l'alluvione ha quasi cancellato un tratto di quaranta metri di carreggiata, facendo anche peggio su un'altra provinciale chiusa, la 21 di Neirone dove sul lato della Val Trebbia i metri di carreggiata demoliti sono un centinaio, e poi sono chiuse la 20 di San Marco d'Urri e la 586 della Val d'Aveto al km. 49,2 nel Comune di Borzonasca per un altro grosso cedimento della carreggiata.

Rischio frane nel 98% dei comuni liguri
In Liguria il 98 per cento dei comuni ha parte del territorio a rischio idrogeologico, coinvolgendo circa centomila persone che vivono in 'zone rosse', quelle più critiche. E  quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell'ondata di maltempo in Liguria e a Genova che ha anche provocato la caduta di una frana sui binari della linea ferroviaria Genova-Ovada. Il maltempo si è manifestato in Liguria con violente bombe d acqua dopo un calo record di quasi l'80 per cento delle precipitazioni, rispetto alla media nel mese scorso, che hanno reso il territorio piu  vulnerabile, secondo una analisi della Coldiretti su dati Ucea. L'alluvione conferma la pericolosità dei cambiamenti climatici che - sottolinea la Coldiretti - si manifestano con eventi estremi che si susseguono mettendo a dura prova la capacità di assorbimento dei terreni e favorendo quindi le alluvioni.
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