ITALIA
Massima attenzione fino a lunedì
Alluvione a Genova. Gabrielli: "Previsioni sbagliate ma no a crocifissioni"
ll Capo della Protezione Civile parla di previsioni ancora non confortanti per le prossime ore e interviene in merito alle polemiche sulla mancata allerta: "errore di valutazione, previsioni spesso scontano eventi non prevedibili "
"Siamo ancora in piena emergenza. Le previsioni non sono confortanti" così il Capo della Protezione Civile dopo il vertice in Prefettura in cui è stato fatto il punto della situazione dopo l'alluvione che ha colpito la città. L'attenzione rimarrà massima fino a lunedì.
"Dobbiamo essere molto chiari - ha proseguito Franco Gabrielli - Genova è una città delicata. Tutte le strutture di protezioni civile devono essere finalizzate a gestire questa situazione". In questi momenti "è prioritaria la vicinanza del sistema e delle associazioni di volontariato ai cittadini, non solo nel capoluogo ma anche nell'entroterra".
"No a crocifissioni"
Poi sulle polemiche nate per la mancata allerta ammette "dal punto di vista dell'esito delle previsioni qualcuno ha sbagliato" ma annonisce "non crocifiggiamo i previsori". Le previsioni, spiega "sono frutto di valutazione e molto spesso scontano eventi che non necessariamente sono prevedibili". Se ci sono delle responsabilità "verranno accertate, visto che ci sono anche delle inchieste in corso ma sarebbe un grande errore disperdere il sistema di protezione civile che dal 2011 a oggi Genova ha costruito, coinvolgendo istituzioni e cittadini"
"Prevalga la manutenzione"
Altro nodo la messa in sicurezza dei torrenti, opere ferme per un ricorso al Tar. "Alcune opere che potevano essere fatte non sono state realizzate e questo ha rappresentato un problema". I problemi della manutenzione del "territorio devono essere prevalenti sulle previsioni".
"Dobbiamo essere molto chiari - ha proseguito Franco Gabrielli - Genova è una città delicata. Tutte le strutture di protezioni civile devono essere finalizzate a gestire questa situazione". In questi momenti "è prioritaria la vicinanza del sistema e delle associazioni di volontariato ai cittadini, non solo nel capoluogo ma anche nell'entroterra".
"No a crocifissioni"
Poi sulle polemiche nate per la mancata allerta ammette "dal punto di vista dell'esito delle previsioni qualcuno ha sbagliato" ma annonisce "non crocifiggiamo i previsori". Le previsioni, spiega "sono frutto di valutazione e molto spesso scontano eventi che non necessariamente sono prevedibili". Se ci sono delle responsabilità "verranno accertate, visto che ci sono anche delle inchieste in corso ma sarebbe un grande errore disperdere il sistema di protezione civile che dal 2011 a oggi Genova ha costruito, coinvolgendo istituzioni e cittadini"
"Prevalga la manutenzione"
Altro nodo la messa in sicurezza dei torrenti, opere ferme per un ricorso al Tar. "Alcune opere che potevano essere fatte non sono state realizzate e questo ha rappresentato un problema". I problemi della manutenzione del "territorio devono essere prevalenti sulle previsioni".