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POLITICA

Le reazioni

Amministrative 2016, Virginia Raggi M5S: "Il vento a Roma sta cambiando"

I primi commenti ai dati delle elezioni comunali 

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Esulta Virginia Raggi dopo i primi dati sul voto per le comunali a Roma. Le prime parole pronunciate dalla candidata sindaco del M5S sono rivolte al prossimo appuntamento del ballottaggio: "Giachetti o Meloni al ballottaggio? Noi andiamo avanti per la nostra strada". Poi la Raggi si è presentata nella sala del suo quartier generale e, ha ribadito che "è solo il primo tempo, ci sarà il rush finale" ma "è una giornata importante, i romani stanno lanciando un messaggio chiaro, è un momento storico", e quasi commossa:  "Potrei diventare prima donna sindaco qui a Roma, il vento sta cambiando".

Tra i candidati sindaci delle grandi città, i primi commenti sui dati degli exit poll diffusi dalla Rai arrivano però dal candidato sindaco del centrodestra di Milano, Stefano Parisi: "Il nostro risultato dimostra che c'è voglia di cambiamento. Siamo molto contenti considerando da dove siamo partiti. Siamo andati anche oltre il centrodestra con Corrado Passera. Tre mesi fa non mi conosceva nessuno, mentre Beppe Sala era molto noto per l'Expo". Poi, commentando l'ultimo dato disponibile sull'affluenza alle urne, ha aggiunto che se "L'affluenza è bassa è evidente di chi è la responsabilità. La tornata scorsa si votò a maggio di domenica e lunedì. Ed erano 5 anni fa". Guardando al ballottaggio, "I cinquestelle? Vediamo. E' un voto di cambiamento. Noi siamo il cambiamento. Siamo molto ma molto seri sul tema della trasparenza. Ci auguriamo che quell'elettorato guardi a noi".


Il candidato sindaco del centrosinistra a Milano Giuseppe Sala è arrivato al quartier generale di via Plinio dove staff e giornalisti stanno attendendo i risultati del voto. "E' presto per commentare, aspettiamo i risultati" ha spiegato. In merito all'affluenza ha detto: "speravo un pochino meglio ma c'è stato un ponte, quindi..."

Esulta, a Milano, il candidato sindaco per la sinistra radicale, Basilio Rizzo"La sinistra a Milano c'è" e mentre segue il susseguirsi dei dati nella sala elettorale di Palazzo Marino, evidenzia come "le proiezioni televisive e i dati che arrivano dalle sezioni confermano che una parte significativa dell'elettorato milanese non si è riconosciuta nelle candidature gemelle dei manager e - aggiunge - in questo contesto la lista di sinistra di Milano in Comune si conferma il quarto schieramento politico della città" "I dati - prosegue Rizzo - confermano che se Renzi e il PD di Milano non avessero deciso di rompere la coalizione arancione, oggi non vi sarebbero dubbi sull'esito finale di questa tornata elettorale".

Dalla segreteria nazionale del Pd, il vicesegretario Lorenzo Guerini: "La partita decisiva sarà quella del ballottaggio, ce lo giochiamo: il Pd arriverà a quell'appuntamento con l'impegno e la determinazione che l'ha caratterizzato sin qui". Perché, continua Guerini, "dai primi dati in nostro possesso abbiamo tendenze molto chiare che vedono situazioni positive a Milano, dove Sala è in testa saldamente contro il candidato del centrodestra unito, a Torino, Bologna, in numerosi altri comuni" e comunque "capisco che l'attenzione sia sulle grandi città ma su 1300 comuni al voto il Pd sia in alleanze politiche che con realtà civiche probabilmente governerà almeno 800 comuni di questa realtà". Per quanto riguarda il M5S, Guerini ha sostenuto che "il risultato della Raggi a Roma è isolato, perché in tanti altri comuni il M5s non è in partita".

Il segretario della Lega nord, Matteo Salvini si dice fiducioso di andare al ballottaggio sia a Roma sia a Bologna. Ma, ha spiegato il segretario della Lega in via Bellerio, dove non ci saranno candidati della Lega o sostenuti dalla Lega, se mi chiedessero come voterei io direi tutto tranne che il Pd". Secondo Salvini, "quello che si capisce dai dati che arrivano è che Renzi ha preso una bella mazzata" e "mi sembra evidente che da parte di Forza Italia c'è stata una scelta suicida" e recrimina, "se Berlusconi avesse fatto scelte più precise staremmo già discutendo di ballottaggio a Roma" e sottolinea come "con pochi soldi e pochi amici Meloni pare abbia preso il doppio dei voti del candidato di Berlusconi".

Il candidato a sindaco di Roma Alfio Marchini ha detto che "in alcune zone siamo al 15%, in altre al 9%. Arriveremo al 12%. Il dato vero è che arriviamo quarti. Non siamo riusciti a spiegare bene fino in fondo il profilo civico al nostro elettorato storico". Poi alla domanda sull'abbraccio mortale di Berlusconi, ha detto che "forse se andavano soli prendevamo il 15% ma non è questo il problema" Per quanto riguarda il voto del ballottaggio "Vediamo chi va, ora è il momento delle valutazioni", ha tagliato corto.

Per il capogruppo alla Camera di FdI Fabio Rampelli, dagli exit poll emerge "una sostanziale sfida tra Giachetti e Meloni per il secondo turno, questo dato ci torna. Quindi continuiamo fiduciosi. Noi abbiamo exit poll diversi, il dato ci dà un equilibrio sostanziale. Il miglior dato di Meloni è più alto del peggiore di Giachetti". Così, Rampelli dal comitato elettorale di Giorgia Meloni, commentando i primi exit poll diffusi dalla Rai. "Dai nostri sondaggi - ha detto ancora - ci risulta un dato più basso per la Raggi rispetto a quelli degli exit poll. Marchini? ?Non è mai stato in partita". Poi aggiunge sul candidato sindaco sostenuto da Forza Italia: "A questo punto viene il sospetto che fosse proprio questo il compito di quella candidatura, allontanare Giorgia Meloni dal secondo turno". E per quanto riguarda il ballottaggio "Abbiamo già detto che non c'è alcun desiderio di fare apparentamenti, i cittadini sceglieranno liberamente al secondo turno". Rampelli ha escluso che l'imprenditore possa diventare il vice della presidente di FdI. Riguardo invece alle scelte di Berlusconi, che a Roma appoggia Marchini, Rampelli ha detto: "Viene il sospetto che il compito di quella candidatura fosse allontanare Meloni dal secondo turno. Berlusconi si è dimostrato più politico che imprenditore, ha fatto la sua scelta e ha perso parte dell'elettorato centrista, intercettato da Meloni. Al secondo turno non ci sono accordi che possano funzionare - ha concluso Rampelli - ci saranno cittadini che andranno a votare per il sindaco che preferiscono".

Nicola Fratoianni, esponente di Sinistra Italiana ha rimarcato la distanza del suo partito rispetto ai risultati del Pd: "Giacchetti non è il candidato del centrosinistra ma è il candidato del Pd, a Roma il candidato della sinistra è Fassina. A Napoli la Valente non va al ballottaggio perchè il Pd è insieme a Verdini. Il centrosinistra c'è quando c'è la sinistra". 

​Il candidato sindaco a Roma, Stefano Fassina valuta positivamente il risultato ottenuto in questa tornata elettorale. "Siamo soddisfatti - ha detto - la nostra è una battaglia controcorrente". Poi ha aggiunto che "al ballottaggio vedremo cosa fare, ancora ci sono dati provvisori". Infine rispondendo alla domanda se queste elezioni siano un test per il governo ha detto "il voto nelle città è un voto politico".

A Bologna il candidato sindaco del M5S Massimo Bugani: "Veniamo dal 39,74 per cento di un anno e mezzo fa, questo vuol dire che ci sono delle forze politiche e dei candidati che hanno portato molte più persone alle urne rispetto al trend negativissimo che stava prendendo anche la nostra cittá". Per Bugani il dato relativo all'affluenza alle urne nel capoluogo emiliano (59.75%) che vede la cittá delle Due Torri al di sotto della media nazionale "mi sembra comunque meglio dei dati drammatici delle ultime tornate elettorali anche se non erano amministrative". 

Il primo candidato sindaco di Napoli che ha rilasciato un commento è stato il candidato sindaco M5S Matteo Brambilla: "Oggi è una serata importante perché il Movimento Cinque Stelle entra finalmente in Consiglio a Napoli. Entriamo in Consiglio a testa alta, con tutti voti puliti, di gente onesta e perbene", ha proseguito Brambilla e il M5s "sarà una sentinella molto attenta e non potranno più mettere le mani sulla città perché non lo permetteremo".
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