ITALIA
L'intervista
L'ex ministro Renato Balduzzi: "Costi umani del gioco d'azzardo sono superiori alle entrate"
L'ex ministro della Salute in un'intervista: "Così lo Stato diventa biscazziere"
"Il problema - continua Balduzzi - è che per quindici anni la politica italiana si è adagiata su una scelta di fondo effettuata a sua tempo. Che occorresse legalizzare il gioco d'azzardo, cioè, per togliere spazio al gioco clandestino. Scelta politica più che rispettabile, sia chiaro. Su questo solco, poi, si è innescata l'imposizione fiscale. Lo stato, insomma, non nasce biscazziere, ma lo diventa".
Le accuse di Balduzzi
"Lo Stato - accusa Balduzzi - promuove il gioco. Ed è un duplice clamoroso fallimento". "Non è affatto vero - continua l'ex ministro - che la malavita sia arretrata, anzi. La malavita è riuscita abilmente a inserirsi nella zona grigia e ad approfittare della legalizzazione". Riflette anche sulla difficoltà di fermare lo Stato, ponendo l'accento sulle entrate facili per il ministero dell'Economia: "Sfido, quando c'è una amministrazione dello Stato che addirittura è investita dal ruolo di promotrice del gioco, quando si costruisce un apparato, gli si danno obiettivi, il sistema diventa autoreferenziale. E di questo passo si arriva alla stortura di uno Stato che fa pubblicità promozionali per il gioco d'azzardo".