POLITICA
Crolla l'affluenza alle elezioni amministrative
Ballottaggi, colpo di coda del M5S che strappa Livorno al Pd, Bari va al centrosinistra
Meno del 50% l'affluenza alle urne per il ballottaggio nei 139 comuni chiamati al voto per eleggere il sindaco. Al primo turno, il 25 maggio scorso, l'affluenza era stata del 70,6%. Calo di oltre venti punti
Nogarin (M5S) a Livorno
A Livorno, la città che ha tenuto a battesimo il Pci e che dal dopoguerra aveva affidato le proprie sorti sempre alla guida della sinistra, Filippo Nogarin, candidato per il Movimento 5 Stelle, con una campagna elettorale non urlata, è riuscito a strappare la poltrona di sindaco a Marco Ruggeri, Pd, che per la prima volta nella storia della sinistra livornese è stato costretto ad andare al ballottaggio, perdendolo. La sconfitta a Livorno, per il Pd, è paragonabile a quando a Bologna, nel 1999, Giorgio Guazzaloca riuscì a strappare la città portando, per la prima volta dal dopoguerra, una coalizione di centro-destra alla guida del capoluogo emiliano. Il Movimento 5 Stelle ha vinto anche a Civitavecchia, nel Lazio.
Rossi scrive su Facebook: "Brucia la sconfitta"
"Brucia la sconfitta di Livorno". Lo scrive il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un post su Facebook. "Alla base - spiega Rossi - c'è una crisi economica e occupazionale più grave che altrove e una risposta inadeguata da parte della vecchia classe dirigente di sinistra. Poi la politica ha fatto il resto". "Tutti contro il Pd locale - sottolinea ancora Rossi - diventato il responsabile di tutti i problemi. E anche il Pd diviso e contro se stesso".
Il Pd perde anche Perugia
Altra roccaforte del centrosinistra perduta in questi ballottaggi è Perugia. Il 35enne Andrea Romizi (Forza Italia) è il primo sindaco di centrodestra del capoluogo umbro nel dopoguerra. Romizi ha prevalso su Wladimiro Boccali (Pd) che si era ricandidato. L'affluenza bassissima - meno del 50% - ha fatto saltare i sondaggi. Il risultato ha visto l'ampia vittoria di Romizi con il 58,02% dei consensi mentre il sindaco uscente ha preso il 41,98% dei voti.
Padova alla Lega
A Padova l'altra clamorosa sconfitta del Pd che ha governato la città dal 1993, con un break tra il '99 e il 2004: il candidato del centrosinistra Ivo Rossi, primo cittadino da quando l'ex sindaco Flavio Zanonato divenne ministro allo Sviluppo Economico, ha perso la sfida contro Massimo Bitonci (sostenuto da Ln e Fi). La vittoria del Carroccio a Padova farà pandant con il governo della Regione, guidata da Luca Zaia.
Teramo al centrodestra
Il centrodestra ha riconquistato anche Teramo, che già governava, con Maurizio Brucchi. A Potenza ha vinto Dario De Luca, esponente di Fratelli d'Italia nella coalizione di centrodestra: clamorosa la sconfitta del centrosinistra, il cui candidato, Luigi Petrone, del Pd, aveva sfiorato la vittoria al primo turno. Il Pd è riuscito a confermarsi a Modena, dove Giancarlo Muzzarelli (Pd), già in testa al primo turno, ha battuto l'avversario M5s Marco Bortolotti, che ha potuto contare sul sostegno della Lega nord, di Fratelli d'Italia e del Nuovo Centro Destra del modenese Carlo Giovanardi.
A Bari vince il Pd
Conferma del Pd anche a Terni e Bari, dove il nuovo sindaco è Antonio Decaro. Il partito del premier è riuscito poi a strappare Vercelli, Verbania, Cremona, Biella, Pescara, Foggia e Bergamo al centrodestra. In quest'ultima città l'ex spin doctor di Matteo Renzi, Giorgio Gori, ha battuto il sindaco uscente, Franco Tentorio. A Verbania e Vercelli a imporsi sono state due donne: Silvia Marchionini e Maura Forte.
Pavia
Altro scontro importante, quello di Pavia, dove Alessandro Cattaneo, sindaco uscente di centrodestra, uno dei più giovani d'Italia, ha perso la sfida contro Massimo Depaoli (Pd). Nei 139 comuni al voto circa un terzo è andato al centrodestra, due terzi al centrosinistra.
Affluenza molto bassa
Molto bassa l'affluenza alle urne, pari al 49,5%, mentre al primo turno aveva toccato il 70,6%. Il calo è stato di oltre venti punti.