POLITICA
L'annuncio
Banche: Berlusconi, Salvini e Meloni uniti nella mozione di sfiducia al governo Renzi
I tre leader del centrodestra comunicano che sosterranno l'iniziativa contro l'esecutivo “per la vicenda del decreto salva-banche”. Renzi: probabilmente si voterà la prossima settimana
Arcore
Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia uniti per chiedere la fine dell’esperienza del governo Renzi. Dopo la mozione del Movimento 5 Stelle contro il ministro Boschi, si muove anche il centrodestra. Con una nota congiunta, i leader dei tre partiti Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno comunicato il loro sostegno alla mozione di sfiducia dell’esecutivo “per la vicenda del decreto salva-banche”.
Incontro ad Arcore
I tre esponenti del centrodestra si sono incontrati nella serata di ieri ad Arcore. “La riunione – spiega la nota -si è aperta con l'analisi e la valutazione della situazione politica nazionale e internazionale. Si sono poi ribaditi l'importanza della collaborazione tra i rispettivi gruppi parlamentari e il sostegno alla mozione di sfiducia al governo Renzi”.
Renzi: voto la prossima settimana
Sulla tempistica del voto, è stato lo stesso premier ad esprimersi. “Noi volevano votare subito – ha affermato Renzi - ma credo che andremo alla settimana prossima. Senza il decreto sarebbe successo un caos. È l'ennesimo tentativo di trasformare la mozione in un dibattito mediatico”.
Incontro ad Arcore
I tre esponenti del centrodestra si sono incontrati nella serata di ieri ad Arcore. “La riunione – spiega la nota -si è aperta con l'analisi e la valutazione della situazione politica nazionale e internazionale. Si sono poi ribaditi l'importanza della collaborazione tra i rispettivi gruppi parlamentari e il sostegno alla mozione di sfiducia al governo Renzi”.
Renzi: voto la prossima settimana
Sulla tempistica del voto, è stato lo stesso premier ad esprimersi. “Noi volevano votare subito – ha affermato Renzi - ma credo che andremo alla settimana prossima. Senza il decreto sarebbe successo un caos. È l'ennesimo tentativo di trasformare la mozione in un dibattito mediatico”.