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POLITICA

"Di Maio mi appoggia, Bankitalia sia controllata dal Parlamento"

Banche, Lannutti: "Affidata a Di Pietro e Tanza la tutela del mio onore"

Fiano: "Di Maio dica di no a Lannutti, il Pd non lo vota". M5S, Pesco: "Insisteremo perché presidenza vada a lui". Slitta la seduta della commissione bicamerale d'inchiesta in calendario per giovedì alle 9. All'ordine del giorno era prevista l'elezione del presidente, del vicepresidente e dei segretari

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"Io non ho mai voluto denunciare nessun collega, ma ora ho affidato la tutela del mio onore ad Antonio Di Pietro e ad Antonio Tanza, presidente dell'Adusbef". Così Elio Lannutti risponde alle critiche di conflitto di interesse per il fatto che il figlio lavora per la Popolare di Bari. "Cosa significa che mio figlio lavora in banca? Dov'è il conflitto di interesse? Andate a vedere il conflitto di interesse di coloro che hanno fatto i crack e non di uno che lavora onestamente. Vi dovete vergognare! Di Pietro mi difenda anche da questo!".

"Nessun passo indietro"
"Io non mi sfilo da un bel niente. E nessuno mi ha chiesto un passo indietro", dice il senatore del Movimento 5 Stelle in un'intervista a La Stampa facendo riferimento alla sua candidatura per la presidenza della commissione di inchiesta sulle banche. "Io non mi volevo candidare - spiega - e, fino a quando è stato possibile, ho tifato per Gianluigi Paragone. È stato il gruppo a volermi. E Di Maio nell'ultima assemblea, a mia precisa domanda ha risposto: vai avanti". "Sono la memoria storica di tutti i crac bancari: dal 2001 al 2018 ce ne sono stati per 98 miliardi di euro e 1,6 milioni di risparmiatori. Ho scritto un libro che si chiama "Morte dei Paschi". La prefazione è di Di Maio. Lo ha presentato lui alla Camera. Sa bene chi sono", aggiunge. Per quanto riguarda invece il voto da parte di Salvini e sulla contrarietà da parte del Pd e di Italia Viva, Lannutti afferma: "Ringrazio Salvini perché credo che la nomina debba avvenire con il più ampio consenso possibile. Se Pd e Renzi non mi voteranno saranno loro a spaccare la maggioranza. Se ne assumeranno le responsabilità".

Su Bankitalia e il timore espresso dal governatore, Ignazio Visco, sul fatto che venga utilizzata come 'capro espriatorio', Lannutti replica: "Voglio tranquillizzarlo. Non deve avere paura se non ha nulla da nascondere. Se ci sono stati tutti questi fallimenti, qualche responsabilità ci sarà o no? Guardo all'attualità: la nomina di Antonio Blandini a commissario della Popolare di Bari. È lo stesso commissario della Banca Tercas il cui salvataggio fu imposto alla Pop Bari. C'è un approccio un po' troppo fideistisco su Bankitalia".

Ma la candidatura di Lannutti continua a suscitare forti malumori nella maggioranza. E la seduta della commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche in calendario per giovedì alle 9 è stata fatta slittare. All'ordine del giorno era prevista proprio l'elezione del presidente, del vicepresidente e dei segretari.

M5S, Pesco: insisteremo perché presidenza vada a Lannutti
"Penso che Elio Lannutti sia la persona con gli skills maggiormente adeguati per quel ruolo quindi noi insisteremo con Elio Lannutti". Lo afferma Daniele Pesco, presidente della commissione Bilancio del Senato a Radio anch'io su Radio Uno Rai in merito all'ipotesi che il senatore M5sElio Lannutti possa ricoprire il ruolo di presidente della commissione d'inchiesta sulle banche.

Fiano: Di Maio dica no a Lannutti, Pd non lo vota
"Uno degli estimatori dei Protocolli Savi anziani di Sion, un testo antisemita falso diffuso dalla polizia segreta zarista all'inizio del'900, nella Germania del terzo Reich fu proprio Hitler citandoli nel Mein Kampf. Tralascio gli altri estimatori da Hamas all'estrema destra. Poi è arrivato il Senatore Elio Lannutti del 5S  che di quel testo falso e immondo ha ripubblicato su Twitter le teorie che stavano nel secolo scorso a che alla base del progetto  che portò alla Shoah. Delle due l'una o vale ormai tutto e la storia è un inutile orpello, oppure Luigi Di Maio devi dichiarare nero su bianco che uno così il Presidente della Commissione banche non lo può fare. Sicuramente non avrà i nostri voti". Così su Facebook il deputato Pd Emanuele Fiano.

Della stesse opinione anche la sottosegretaria dem allo Sviluppo Economico Alessia Morani: "Dovrebbe essere Lannutti a ritirarsi dalla candidatura per la presidenza della commissione banche. Mi auguro che abbia la sensibilità di togliere la maggioranza da questo grande, gigantesco imbarazzo".

Boccia: Presidente deve essere super partes
"Chi svolge quel ruolo deve essere al di sopra delle parti. Conosco da anni il senatore Lannutti. Lo valuteranno i segretari dei partiti. Dico semplicemente che il presidente deve essere arbitro, non giocatore. Dipende da che impostazione Lannutti vuole dare alla commissione. Sarebbe meglio che chi si candida a presidente dica prima cosa vuole da questa commissione". Lo afferma Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali a Radio Anch'io su Radio1 Rai commentando l'ipotesi che sia il senatore M5s Lannutti a presiedere la commissione d'inchiesta sulle banche.

Di Pietro: Lannutti mi ha chiesto consigli per tutelare il suo nome
"Mi ha chiesto dei consigli, come avvocato, per tutelare il suo nome e far riemergere la verità. Lannutti è rimasto molto amareggiato per come è stata strumentalizzata una sua frase infelice che a suo tempo ha immediatamente rettificato, scusandosi. Frase che stanno utilizzando contro una delle persone più competenti, che da 50 anni si sta battendo per riportare la trasparenza nel sistema bancario", dice l'ex magistrato e leader de l'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Io ho accettato, in nome del nostro rapporto di amicizia, perché abbiamo fatto tante battaglie insieme sulla trasparenza bancaria quando eravamo entrambi parlamentari" ha detto Di Pietro. Lannutti, già presidente dell'Adusbef, è stato eletto senatore per la prima volta nel 2008 con l'Idv di Di Pietro ed è passato con i Cinque stelle nel 2014.
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