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POLITICA

"Mai pensato di candidarmi all'estero"

Berlusconi: riforme? Prima la giustizia

Il leader di Forza Italia: "La mia decadenza è un omicidio politico, un colpo di Stato della magistratura in accordo con il Pd". Resterà in campo contro "estremisti Pd e Grillo"

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Berlusconi, alla presentazione del libro di Bruno Vespa, smentisce la notizia su una sua candidatura all'estero per le Europee. E aggiunge: "Da quando sono vicino alla politica la nostra democrazia è stata messa più volte a rischio. Sono un democratico innamorato della libertà che vive in un Paese che non è democratico e sento di dover stare qui per combattere per la libertà".

Magistratura. Attacca poi la magistratura. Il voto sulla sua decadenza è stato un "omicidio politico", un fatto grave, "un colpo di Stato da parte della magistratura in accordo con il Pd".
"Non credo possa arrivare in Parlamento un provvedimento di indulto o amnistia, per il semplice fatto che giova a Silvio Berlusconi". E definisce la Corte Costituzionale "un organismo politico della sinistra". 

Grazia. Silvio Berlusconi è tornato a insistere sulla questione della grazia. Secondo il leader di Forza Italia è presente la necessità - "se c'è un minimo di saggezza" - che il capo dello Stato "mi conceda la grazia 'motu proprio' perché l'affido ai servizi sociali sarebbe 'ridicolo' per un uomo di Stato e di governo come sono stato io".

Renzi. "All'inizio faceva vedere di essere una persona moderata e di provenire dalle file dei giovani della Dc" ma aggiunge "non ho mai parlato male dei miei competitor". E a chi gli chiede se Matteo Renzi sia un piccolo Berlusconi, il Cavaliere risponde ironico: "Non posso fare questa affermazione, non vorrei offenderlo...".

Alfano.Taglia corto sul divorzio dagli alfaniani: "Ho sofferto molto per quello che è accaduto, provo molto dolore ... chiedete a loro cosa è successo". Forza Italia potrebbe ora partecipare e collaborare al processo di riforme se però, sottolinea Berlusconi, la prima sarà quella della giustizia.

Resto in campo contro estremisti Pd e Grillo. Silvio Berlusconi conferma di voler continuare a fare politica contro "il giustizialismo della sinistra che, sommato all'ipergiustizialismo a 5 Stelle, porterà molti italiani a decidere di trasferirsi altrove". Si dice molto deluso da questi ultimi 20 anni: "Ho lasciato il mio mestiere di imprenditore, pensavo di fare una completa rivoluzione liberale per modernizzare il paese attraverso le riforme. Ma non ci sono riuscito. Devo constatare che la nostra architettura istituzionale e costituzionale è fatta non per decidere ma per vietare". Ed ora continuerà a fare opposizione da fuori dal Parlamento.


 
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