POLITICA
Legge elettorale, "via i capilista bloccati"
Bersani: il regista della disgregazione è Renzi
"In questi anni - dice l'ex segretario Dem - non si è potuto discutere di niente"
Pd a trazione renziana
"Dopo dopo averle provate tutte, bisogna concludere che il Pdr, il Pd a trazione renziana, non è in condizione di organizzare un grande campo di centrosinistra e che senza un grande campo di centrosinistra, vario e plurale, vince la destra in questo Paese". Ma perché gli scissionisti Pd si sono mossi adesso? "Perché - taglia corto Bersani - stiamo andando contro un muro. Quindi prima il Paese, poi il partito, poi i destini individuali". L'ex ministro continua ragionando su cosa sia diventato il Pd: "Renzi ha preteso che il centrosinistra si riassumesse nel Pd e che il Pd si riassumesse nel capo, ma non funziona così. Quando su 20 ballottaggi ne perdi 19, alle ultime amministrative, vuol dire che sei da solo, rispetto al mondo progressista ma anche rispetto a un pezzo del tuo popolo. Noi dobbiamo riprendercelo questo popolo, se no vince la destra qui".
Legge elettorale, togliamo i capilista bloccati
"In nome della governabilità togliamo i capilista bloccati, perché non si può pensare che il 70% del parlamento sia nominato, con le preferenze per prendere in giro l'elettore. Serve una rivisitazione di una roba con il Mattarellum dove il deputato deve guardare i cittadini all'altezza degli occhi", dice ancora Bersani.