POLITICA
Lo scrive in una lettera al quotidiano "La Stampa"
Bondi: "Il centrodestra è senza strategia per il futuro". L'ex ministro apre al riformismo di Renzi
Per Bondi l'attuale premier rappresenta la prima vera cesura nella sinistra italiana rispetto alla sua tradizione comunista. Secondo l'ex ministro, la forza di Renzi nasce in fondo dal fatto di proporsi di realizzare quel cambiamento e quella modernizzazione che il centrodestra non può dichiarare di aver realizzato pienamente
L’analisi dell’ascesa politica di Renzi
Nella lettera inviata al quotidiano torinese, Bondi analizza anche l'ascesa politica di Matteo Renzi. "Renzi - scrive - rappresenta senza dubbio la prima vera cesura nella sinistra italiana rispetto alla sua tradizione comunista. Anzi, la sinistra di Renzi si colloca oltre la tradizionale socialdemocrazia europea, ed è più simile alla sinistra liberal americana di Obama e al nuovo labour party di Blair. Si potrebbe dire che Blair sta alla Thatcher così come Renzi sta a Berlusconi. Con la differenza però che Berlusconi non ha potuto portare a compimento una vera e propria rivoluzione liberale e una necessaria modernizzazione dell'Italia come ha fatto invece la Thatcher in Gran Bretagna, sia nella sfera economica che in quella dei diritti civili". Per Bondi una grande responsabilità nel "fallimento" della rivoluzione liberale che voleva fare Berlusconi ce l'hanno i suoi alleati: "da Fini a Casini, da La Russa a Bossi erano tutto fuorché liberali".
Dopo le europee decidere se sostenere Renzi
Quindi, per l'ex ministro, "la forza di Renzi nasce in fondo dal fatto di proporsi di realizzare quel cambiamento e quella modernizzazione che il centrodestra non può dichiarare di aver realizzato pienamente. Per queste ragioni il centrodestra dovrà scegliere, soprattutto dopo l'esito delle elezioni europee, quale tipo di opposizione condurre al governo Renzi: contrastare il suo impeto riformatore e modernizzatore oppure incalzarlo e sostenerlo in un'opera di cambiamento dal cui fallimento nessuno beneficerebbe".
L’auspicio di Bondi
Bondi termina il suo intervento con un auspicio. "Mi piacerebbe - scrive - che Berlusconi dicesse chiaramente che se Renzi farà delle cose giuste lo sosterrà e che lo criticherà o lo avverserà con fermezza solo se non manterrà fede alle sue promesse di cambiamento e di modernizzazione dell'Italia".