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ITALIA

Molestie sessuali

Brizzi 'sparisce' dal suo film. Miss Italia: ha sporcato miei sogni. Moccia: provini non a casa

Virzì, ormai è diventato uno show voyeuristico

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Lo scandalo sessuale che ha travolto il regista Fausto Brizzi potrebbe ripercuotersi pesantemente sul film di Natale in uscita per Warner Bros Italia, 'Poveri ma ricchissimi', sequel di 'Poveri ma ricchi' con Christian De Sica, Enrico Brignano e Anna Mazzamauro. 

Warner Bros. Entertainment Italia ha deciso di confermare l'uscita il 14 dicembre di "Poveri Ma Ricchissimi", dato che questo film "è il risultato della creatività, del lavoro e della dedizione di centinaia di donne e di uomini di cast e produzione". L'annuncio è stato dato in un comunicato in cui si sottolinea che Warner Bros "ha sospeso ogni futura collaborazione con Brizzi che non verrà associato ad alcuna attività relativa alla promozione e distribuzione del film "Poveri Ma Ricchissimi".

"Warner Bros. Entertainment Italia - scrive ancora la Warner - prende molto seriamente ogni accusa di molestia o abuso e si impegna fermamente affinché l'ambiente di lavoro sia un luogo sicuro per tutti i suoi dipendenti e collaboratori".

Clarissa Marchese, Fausto ha sporcato miei sogni
"Magari il cinema l'avrei fatto. Magari oggi sarei un'attrice. Ma quando ho incontrato Fausto Brizzi di quel mondo non sapevo nulla. E le sue molestie, pesanti, mentre eravamo soli nel suo studio: 'Cosa accadrebbe se ti chiedessi di spogliarti totalmente?'. E poi: 'Spogliati, per farti lavorare devo potermi fidare di te'. E' come se avessero sporcato i miei sogni. Ho avuto la forza di dire di no. Ho chiuso dietro di me la porta di quel loft, ho detto addio al cinema e ho cambiato strada". Lo afferma Clarissa Marchese, Miss Italia nel 2014, intervistata da Repubblica.   
"Ho scritto io alle 'Iene', quando ho visto le prime testimonianze delle ragazze, ho deciso di venire in Italia e raccontare la mia storia. Perché quel giorno, nello studio di Brizzi, io ho perso un provino, ma c'è chi ha perso molto di più. Una mia amica ad esempio. Non è più riuscita a lavorare". Brizzi, aggiunge, dovrebbe "chiedere scusa a tutte noi. E poi, magari, farsi curare. Anche il sesso può essere una dipendenza".   
"Ho denunciato mettendoci la faccia perché ho 800mila follower, in gran parte ragazzine giovani che sognano il cinema, la tv, la moda. Ho pensato a loro. Il mio messaggio è: non vi piegate, io non l'ho fatto e ho avuto successo lo stesso". 

Moccia, provini con attrici non li faccio a casa
"Non sta a me giudicare chi mente o chi dice la verità. So solo che umanamente mi dispiace tantissimo per Fausto, intuisco la difficoltà di questo momento che sta attraversando, che sia colpevole o che sia innocente". Lo dice al Corriere della Sera lo scrittore e regista Federico Moccia sulle accuse al regista Fausto Brizzi.   
Il servizio in tv sul suo conto lo "ha colpito molto", afferma. "Non credevo che, dopo le indiscrezioni sui giornali, quelle ragazze facessero davvero il suo nome". "Ho sentito e sono rimasto senza parole". "Completamente diverso dal Fausto che conosco io".   
Sui provini "ognuno fa a modo suo", dice Moccia. "Io preferisco lavorare con la produzione, con la mia addetta ai casting che mi fissa gli appuntamenti. Spesso poi non si ha nemmeno necessità di incontrare dal vivo gli interpreti, specie chi ha poche scene, basta un book fotografico o un breve video". Mai selezionato attrici a casa sua: "Al massimo, per conoscere Vanessa Incontrada che recita in Non c'è campo, il mio film appena uscito, sono andato a Bari e l'ho portata fuori a cena. Un'audizione alle dieci di sera è sospetta".   
Quanto a provocazioni ricevute, "non sono affatto irreprensibile e le tentazioni sono umanissime", dice, "è che preferisco restare libero e poter scegliere come voglio, senza costrizioni, non solo da quando sono sposato, pure mentre ero single". 

Virzì, ormai è diventato uno show voyeuristico
"Ormai è diventato uno show voyeuristico. C'è molta pruderie". Lo dice il regista Paolo Virzì in un colloquio con Repubblica a proposito delle accuse di molestie nel mondo dello spettacolo che riguardano gli Usa e l'Italia, dal caso Weinstein a quello Brizzi.   
"C'è un problema di qualità dell'informazione su un tema così importante per la vita delle donne e in generale delle persone. Dispiace che ci sia un vuoto legislativo e culturale. Che certi temi siano lasciati alle trasmissioni di intrattenimento, che per loro natura lo propongono in modo scandalistico".   
Intanto, sottolinea, bisognerebbe "dire e fare cose utili. Rassicurare chi è giovane e vuol fare l'attrice che non si deve rinunciare ai propri sogni. Che la routine professionale è un'altra ed è molto semplice: i provini, gli incontri di lavoro non si fanno a quattrocchi in una camera da letto. Quello che èstato raccontato, verità o messinscena equivoca, non è la norma. Mi stupisce che sia avvenuto. Mi stupisce che, ammesso che sia vero, sia stato proposto proprio così, e mi stupisce altrettanto che sia stato accettato".   
Quanto alle affermazioni dell'attrice Asia Argento, "dobbiamo stare con Asia", dice Virzì, "non possiamo accettare lo sberleffo di certi giornalacci. Il suo racconto, nel suo stile genuino, è del tutto credibile, comprensibile umanamente anche quando denuncia le proprie debolezze di 21enne. Asia non deve sentirsi sola, non deve temere cause degli avvocatoni dei potenti perché saremo sempre tutti con lei".
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