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ITALIA

Hanno occupato la chiesa S.Eulalia

Cagliari: per 25 migranti che dormono da 20 giorni in piazza Matteotti, l'allerta meteo non vale

I migranti davanti al Comune di Cagliari
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Cagliari L'arrivo di un ciclone sulla Sardegna ha fatto scattare il codice rosso. Secondo gli esperti è prevista in un giorno la pioggia che normalmente cade in due mesi. Sinora gli effetti del maltempo sono ancora blandi sulla terraferma ma l'intensità delle precipitazioni, secondo la Protezione civile, aumenterà nelle prossime ore e proseguirà elevata durante tutta la notte e la giornata di domani. Precauzionalmente sono stati chiusi uffici pubblici e scuole. Anche le università non avranno una attività didattica. Ospedali aperti per le sole emergenze e in Baronia decine di famiglie sono state evacuate per il rischio alluvione.

Per i 25 migranti, "sfrattati" circa 20 giorni fa dal Cara di Elmas, non è prevista nessuna precauzione. L'Unione sindacale di base di Cagliari rappresentata da Salvatore Drago ha cercato di trovare una soluzione per queste persone che da quando sono state allontanate dal Cara, dormono in piazza Matteotti sotto le stelle.

Nei giorni scorsi, racconta Drago, "siamo andati dal Prefetto di Cagliari per cercare di trovare una soluzione che dia loro un minimo di dignità considerando che senza un permesso di soggiorno non possono cercarsi un lavoro. La loro condizione di clandestinità impedisce a chiunque di offrirgli un contratto perché se lo facessero si esporrebbero a sanzioni penali. L'incontro non ha portato alcun risultato".

​La paradossale e disperata condizione in cui si trovano 25 persone ha spinto l'USB ad organizzare una manifestazione per portare a conoscenza dell'opinione pubblica il problema.

Dopo aver sfilato per le vie della città si sono fermati davanti al Comune per chiedere un incontro con un rappresentante dell'amministrazione. Nessuno li ha potuti ricevere perché impegnati a gestire l'emergenza meteorologica.

Il tempo trascorreva nell'indifferenza assoluta e il ciclone annunciato si stava avvicinando. A questo punto hanno deciso di occupare la chiesa di Santa Eulalia, dove ha sede la Caritas del capoluogo sardo. Don Marco Lai, responsabile Caritas Sardegna, li ha accolti nel teatro della parrocchia e ha garantito loro un pasto per la cena e la colazione di domani mattina. E così per questa prevista "alluvione" i 25 migranti hanno trovato una soluzione provvisoria ma da domani, il domani sarà tutto da "inventare".
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