ITALIA
In Alto Adige mai così caldo a gennaio dal 1956
Caldo record, primavera in pieno gennaio: 26 gradi a Cuneo. Timori per lo sci
Temperature ampiamente sopra la norma, soprattutto al Nordovest e sulle Alpi. Manto nevoso in crisi sulle piste da sci. La Coldiretti: "Con poca neve in montagna, rischio siccità in estate"
Torino
26 gradi a Cuneo, 23 a Domodossola, 22 ad Aosta e a Torino: una giornata di fine maggio in pieno gennaio. È un caldo anomalo quello che oggi ha colpito molte località del Nord. Preoccupazione per i gestori degli impianti sciistici, mentre la Coldiretti teme problemi di siccità nei prossimi mesi.
Temperature da record
A causare l’impennata delle temperature è stato il fortissimo vento di foehn. Già dai prossimi giorni delle correnti fredde faranno tornare la colonnina di mercurio nella media del periodo, ma oggi in molte zone sembrava di essere in primavera avanzata. In Alto Adige è stato stabilito il record di caldo a gennaio: a Laces, in Val Venosta, si è arrivati a 21 gradi, un livello mai raggiunto dal 1956, cioè da quando sono iniziate le misurazioni.
Preoccupati gli operatori turistici
Se in città molte persone si sono sicuramente rallegrate per il tepore primaverile, in montagna gli operatori turistici sono preoccupati. Nel Nordovest in molte località gli impianti sono rimasti chiusi per le raffiche di vento e un po' ovunque il caldo ha ovviamente avuto effetti negativi sulla poca neve caduta in quest’inverno (qui il bollettino neve).
Coldiretti in allarme
La poca neve sulle Alpi mette in allarme la Coldiretti. Può infatti tradursi in uno scarso riempimento delle falde acquifere e in un probabile abbassamento dei livelli dei bacini lacustri e dei laghi alpini, con il rischio di siccità estiva in caso di primavera asciutta.
Temperature da record
A causare l’impennata delle temperature è stato il fortissimo vento di foehn. Già dai prossimi giorni delle correnti fredde faranno tornare la colonnina di mercurio nella media del periodo, ma oggi in molte zone sembrava di essere in primavera avanzata. In Alto Adige è stato stabilito il record di caldo a gennaio: a Laces, in Val Venosta, si è arrivati a 21 gradi, un livello mai raggiunto dal 1956, cioè da quando sono iniziate le misurazioni.
Preoccupati gli operatori turistici
Se in città molte persone si sono sicuramente rallegrate per il tepore primaverile, in montagna gli operatori turistici sono preoccupati. Nel Nordovest in molte località gli impianti sono rimasti chiusi per le raffiche di vento e un po' ovunque il caldo ha ovviamente avuto effetti negativi sulla poca neve caduta in quest’inverno (qui il bollettino neve).
Coldiretti in allarme
La poca neve sulle Alpi mette in allarme la Coldiretti. Può infatti tradursi in uno scarso riempimento delle falde acquifere e in un probabile abbassamento dei livelli dei bacini lacustri e dei laghi alpini, con il rischio di siccità estiva in caso di primavera asciutta.