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POLITICA

Governo battuto su emendamento della Lega

Arriva la responsabilità civile giudici, governo battuto. Vietti: "Toghe a rischio indipendenza"

Sull'emendamento della Lega alla legge comunitaria che introduce la responsabilità civile dei magistrati il governo è stato battuto per sette voti. Renzi: tempesta in un bicchier d'acqua. Orlando: "Pasticcio da correggere"

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Il governo e la maggioranza sono stati battuti in Aula sul voto, a scrutinio segreto, all'emendamento della Lega che, di fatto, introduce una responsabilità civile diretta dei magistrati, per 7 voti: sono stati infatti 187 i sì e 180 i no. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto, come alcuni deputati di Sel. 

Napolitano
Il presidente della Repubblica, intervenendo all'inaugurazione dell'assemblea generale della Rete europea dei Consigli di Giustizia, ha sottolineato che "l'indipendenza della magistratura non è un privilegio".

Renzi minimizza
Il premier Renzi da Pechino minimizza: "Tempesta in un bicchier d’acqua".

Il ministro Orlando: "Pasticcio da correggere"
Si tratta, ha detto Orlando, di un provvedimento "improprio nel merito e nel metodo che non permette di affrontare una legge che il Parlamento stava trattando in maniera autonoma. Rispetto a questo", il provvedimento approvato alla Camera, "presenta anche elementi di incostituzionalità. Se si pensava di accelerare la soluzione di un nodo", ha concluso Orlando, "si è rischiato di rendere più complicato un confronto che si stava svolgendo in maniera più concreta alla Camera e al Senato". Quello sulla responsabilità civile delle toghe, così come approvato alla Camera, "è un pasticcio che non aiuta ad affrontare seriamente il tema. Va corretto anche perché investe una legge importante che riguarda i nostri rapporti con l'Unione europea". Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Vietti: "Toghe a rischio indipendenza"
"E' in gioco non un privilegio, ma l'indipendenza di giudizio del magistrato, un valore che deve stare a cuore non solo alla magistratura, ma anche a tutti i cittadini". Così il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, commenta l'emendamento sulla responsabilità civile delle toghe votato alla Camera. "Con tutto il rispetto per il parlamento di cui pure ho fatto parte - ha detto Vietti, al termine del plenum - mi permetto di non essere d'accordo su questo emendamento: come il Csm ha ribadito più volte - ha aggiunto il numero due di palazzo dei Marescialli - esporre il singolo magistrato a un'azione diretta di responsabilità metterebbe a repentaglio il suo libero convincimento e produrrebbe un numero indefinito di 'processi sui processi'".

Zanda: in Senato lavoreremo per cambiare l'emendamento
"Il Pd, che ha già presentato proposte di legge per affrontare in modo organico il tema della responsabilità civile dei magistrati, è contrario all'emendamento leghista alla legge comunitaria, che grazie ad un colpo di mano del centrodestra con la complicità del M5S, è passato alla Camera. Quell'emendamento, improvvisato e frettoloso, colpisce l'autonomia della magistratura. Non si affronta in questo modo un tema importante che riguarda la responsabilità di un potere dello Stato. Per questo al Senato il Pd lavorerà, quando la legge comunitaria arriverà a Palazzo
Madama, per cambiare quella norma", afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, commentando quanto avvenuto in aula alla Camera.

L'emendamento
L'emendamento in questione alla legge Comunitaria, a firma del leghista Gianluca Pini, prevede che "chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue finzioni, ovvero per diniego di giustizia, può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale".    

Prova a gettare acqua sul fuoco il Pd: il provvedimento deve "ancora passare al Senato e lì modificheremo la norma", garantisce in Aula Ettore Rosato. Ma Forza Italia, come del resto la Lega, esulta: "E' stata una votazione legittima", ribatte Francesco Paolo Sisto.

E Jole Santelli aggiunge: "E' importantissimo il voto di oggi sulla responsabilità civile magistrati. L'Assemblea, a scrutinio segreto, espressione di libertà e protetto dalla Costituzione, ha ribaltato totalmente la volontà della maggioranza e del governo. Adesso prendano atto che la genuflessione e l'ipocrisia verso la corporazione dei magistrati non è nelle corde del Parlamento e dei cittadini italiani. Questa proposta è stata rivendicata da Fi, M5s e dalla Lega che l'ha presentata". Anche i 5 Stelle mostrano soddisfazione: "La nostra decisione di astenerci ha tirato fuori tutta l'ipocrisia del Pd", dice il grillino Andrea Colletti.

Anm: norma incostituzionale
Presenta "evidenti profili di illegittimità costituzionale" la norma sulla responsabilità civile diretta dei giudici introdotta dalla Camera. Ed è "grave e contraddittorio che si indebolisca l'azione giudiziaria proprio mentre la magistratura è chiamata a un forte impegno contro la corruzione". Lo sottolinea l'Associazione nazionale magistrati. 
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