La polemica
Camorra, Bindi: a Napoli si rischia il negazionismo
"Non ho mai parlato di dna camorristico dei napoletani": così il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi in una intervista al Tg di Tv2000. E' di questi giorni la polemica seguita alle sue dichiarazioni nel corso della missione a Napoli. Il sindaco del capoluogo partenopeo De Magistris: "Non interloquisco più con la Bindi"
"A Napoli c'è un rischio negazionismo" della Camorra che "forse una certa 'elite' della città vuole continuare ad alimentare. Così fa un cattivo servizio alla città, anche alla Napoli che è affrancata da questo pericolo". Lo ha detto la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
"Non ho mai parlato di dna dei napoletani come dna camorristico - ha ribadito la Bindi - non ho detto che la Camorra a Napoli è congenita, non ho detto che i napoletani sono camorristi. Ho detto che le camorre sono un fatto costitutivo di una parte della società e della storia di Napoli".
"Temo che Napoli - ha aggiunto la Bindi - voglia rimuovere. Chi sta lontano dai centri dove la Camorra è insediata, dove ha rapporti forti con la società si vuole dire che non sono Napoli. In realtà sono Napoli anche questi. C'è una Napoli che può riuscire, per la sua cultura e storia, a sconfiggere questo elemento così grave e deve cominciare ad ammetterlo. Non deve sentirsi offesa ma organizzi la reazione e la lotta alla Camorra".
De Magistris: Parlamento dica se è d'accordo con Bindi
Fa un appello al Parlamento il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e dice: "Voglio sapere se i Presidenti di Camera e Senato condividono le affermazioni secondo cui l'origine di Napoli coincide con la camorra". "Non interloquisco più con la Bindi - aggiunge de Magistris - Voglio parlare con Boldrini e Grasso e sapere se sono d'accordo". Per de Magistris, qualora i Presidenti delle due Camere condividessero quei contenuti, significherebbe che lo scopo della missione della Commissione Antimafia sarebbe stato quello di "gettare discredito su Napoli e i cittadini. Avrebbe potuto chiarire, spiegare, invece no - conclude de Magistris - Perseverare è diabolico".
Camorra, Roberti: parte integrante societa' napoletana
"Alcuni anni fa, durante un'audizione davanti alla Commissione Antimafia presieduta da Forgione dissi che la camorra era un elemento costitutivo della societa' napoletana. Intendevo dire, e la realta' da allora non e' cambiata, che la camorra e' parte integrante della societa' napoletana e un problema economico e politico oltre che criminale". In apertura dell'audizione davanti alla Commissione Antimafia, il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Franco Roberti, si 'schiera' con la presidente Rosy Bindi nella polemica suscitata dalle dichiarazioni dell'altro ieri a Napoli: "Basta con i negazionismi ipocriti, subdoli e paralizzanti - ha premesso Roberti - che contrappongono a questa evidenza una visione di Napoli come paradiso terrestre e un atteggiamento di tipo consolatorio. Esiste una Napoli virtuosa e onesta ma anche una Napoli camorrista e plebea che convive con l'altra, si alimenta delle diseguaglianze economiche, fa affari con i ricchi senza scrupoli e recluta nelle aree della poverta', dell'emarginazione e della disperazione".