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SALUTE

Per ora testato con successo sui topi

Cancro al seno, la ricerca italiana in Usa: una nuova speranza dalle nanotecnologie

Allo Houston Methodist Research Institute degli Stati Uniti è stato messo a punto il primo farmaco che attraverso nanoparticelle attacca le metastasi tumorali riuscendo ad eliminarle nel 50% dei casi, nel polmone e al fegato. La ricerca pubblicata su Nature Biotech, è stata condotta dal team di Mauro Ferrari

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Per il momento si tratta di “buone notizie per i topi”, senza nulla togliere a questa importante ricerca: la metà di quelli che avevano sviluppato un tumore della mammella con metastasi al fegato e al polmone sono guariti. E finora, per le metastasi generate da questo tumore, non c’era una cura. Si tratta di quello cosiddetto triplo negativo, perché sulle cellule tumorali non c’è nessuno dei tre recettori che sono i classici bersagli contro cui vengono diretti i farmaci: ovvero i recettori per gli estrogeni, quelli per i progestinici e HER2, un recettore per il fattore di crescita epiteliale.

Sono tumori molto aggressivi, e dalla prognosi spesso infausta: l’equipe di Mauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute di Houston, è riuscita a mettere a punto un farmaco capace di superare il muro senza entrata di queste cellule, portando attraverso le nanotecnologie nel cuore della cellula tumorale il principio attivo. Che è la doxorubicina, un chemioterapico che ha effetti collaterali sul cuore e non è usato normalmente nelle metastasi: ma incapsulato nelle nanoparticelle iniettabili nel cuore delle cellule tumorali, si è rivelato efficace.

Abbiamo fatto quello che la chemioterapia standard, i vaccini, la radioterapia ed altre terapie con nanoparticelle non riescono a fare, ha commentato soddisfatto Ferrari, che qualche anno fa fu protagonista di una vivace polemica con molti scienziati italiani, per il suo appoggio al metodo Stamina. Il prossimo anno partirà la sperimentazione sugli esseri umani, e sapremo se abbiamo trovato un altro modo per sconfiggere i tumori, soprattutto quello al polmone.
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