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ITALIA

6 aprile

#Carbonara Day: la pasta italiana più cucinata al mondo

La ricetta di pasta italiana continua a suscitare dibattiti e rivisitazioni più o meno alternative. Per la Cna  è perfetta solo quando è preparata in modo artigianale

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di Tiziana Di Giovannandrea Guanciale di maiale, pecorino, uova, sale e pepe nero e 'la pasta' sono i componenti per realizzare un ottimo piatto di Carbonara secondo la tradizione più classica italiana. Ciò nonostante la ricetta di pasta italiana più cucinata al mondo continua a suscitare dibattiti e rivisitazioni più o meno alternative.

Forse perché non si conoscono precisamente le sue origini. L'unica cosa certa è che verso la metà degli anni Quaranta questo tipo di condimento per pasta fu chiamato Carbonara. C'è chi dice che il nome è dovuto al fatto che gli iscritti alla Carboneria, quando si incontravano nelle loro riunioni segrete, la preparavano e la mangiavano. C'è chi dice che è stata inventata da un cuoco di Carbonia (Sardegna) che lavorava a Roma; chi dice che era il cibo abituale dei carbonai dell'Appennino e chi invece ritiene che il nome derivi dall'abbondante pepe nero che viene fatto scendere a pioggia sulla pasta a mò di polvere di carbone. C'è pure chi, nell'incertezza delle origini del nome, sostiene che fu un'invenzione dei soldati americani che nel 1944 durante la loro permanenza in Italia misero a punto il piatto unendo la pasta italiana alle uova in polvere ed al bacon che facevano parte della 'razione K' che veniva fornita alle truppe.

"Nessuno finora è riuscito a spiegare compiutamente perché la carbonara è la ricetta di pasta italiana più cucinata al mondo" dice la Cna in una nota. "Con la celebrazione del #CarbonaraDay se ne parla di nuovo tantissimo sui social e sui media fra i 'pasta lovers' (l'anno scorso furono coinvolti 83 milioni di soggetti al mondo). Celebriamo anche noi questo successo planetario tutto italiano ma cercando di introdurre un elemento in più accanto ai cinque ingredienti fondamentali della 'carbonara perfetta', cioè quella dalla quale discendono tutte le altre: guanciale di maiale, pecorino, uova, sale e pepe nero" prosegue la Confederazione " L'elemento che è doveroso aggiungere e che non dovrebbe mai mancare", deve essere la qualità assoluta delle materie prime curate e preparate sempre in maniera "artigianale", cioè con grande amore e grande passione".

Nel settore della pasta secca, l'Italia conta 1.670 imprese, di queste 240 sono artigiane. Ogni 4 piatti di pasta serviti sulla Terra una è tricolore. In Europa 7 su 10. Nel 1955 era destinato all'estero il 5% della produzione. Attualmente è il 57% con due miliardi di fatturato, decine e decine di migliaia di posti di lavoro e un traino  per tanti prodotti tipici come pomodoro, olio e formaggio. I puristi della "carbonara perfetta" storcono il naso di fronte al fatto che in Inghilterra la fanno con le zucchine e sostituiscono alcune volte l'uovo con la besciamella, in Cina e Malesia con il pollo, in Spagna con il pesce mentre in Giappone usano la panna e tolgono il pecorino (forse perché il vero pecorino Dop proveniente da varie regioni italiane è difficile da trovare?). L'unica cosa certa è che quanto scritto dimostra la fama mondiale della Carbonara e di quanto sia desiderata. 
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