La polemica
E' bufera su Casalino, il premier lo difende: "Piena fiducia in lui"
Tutto nasce dalla 'promessa', registrata da Casalino in un messaggio su whatsapp, di una "mega vendetta" contro i tecnici del Ministero dell'Economia qualora ci fosse uno stop al reddito di cittadinanza. Insorge l'opposizione che chiede le sue dimissioni da portavoce del governo, i 5S fanno quadrato
E' bufera sul portavoce del governo Rocco Casalino, con l'opposizione che insorge, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che lo difende e il movimento 5S che fa quadrato. Il tutto nasce dalla 'promessa', registrata da Casalino in un messaggio su whatsapp, di una "mega vendetta" contro i tecnici del Ministero dell'Economia qualora ci fosse uno stop al reddito di cittadinanza. Se alla fine non si trovassero i soldi nella manovra economica per il provvedimento 'bandiera' dei 5 stelle,"tutto il 2019 ci concentreremo a far fuori tutti questi pezzi di m... del Mef" si sente dire nell'audio.
Casalino si difende
E' bastata la sua diffusione sui siti online per innescare immediate reazioni e conseguente richiesta di dimissioni. Casalino respinge le accuse al mittente: "Sta circolando un messaggio-audio che riproduce la mia voce in una conversazione assolutamente privata avuta con due giornalisti. La pubblicazione viola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni e, nel caso fosse accertato che sia stato volontariamente diffuso a opera dei destinatari del messaggio, le più elementari regole deontologiche che impongono riserbo in questa tipologia di scambi di opinioni".
"Il delicato incarico che ricopro mi impone di chiarire che i contenuti della conversazione", il cui audio è stato diffuso dai media, "sono da considerare alla stregua di una libera esternazione espressa in termini certamente coloriti- spiega ancora il portavoce- ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non c'era nessun proposito da perseguire in concreto ma più una sensibilità presente all'interno dei 5Stelle e che era mia premura rappresentare".
Conte gli rinnova la "piena fiducia"
Anche il premier, che ribadisce la piena fiducia nel portavoce del Governo, in una nota, parla "di condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici", chiarito che il messaggio diffuso e' 'privato'. Il capo del Governo non entra nel merito dei contenuti e coglie l'occasione per ribadire la piena compattezza e unitarieta' del Governo nella elaborazione della manovra economica".
Il Mef tira fuori i tecnici: scelta coperture manovra spetta alla politica
Fonti del Mef, per parte loro, tirano fuori i tecnici dalla polemica: l'attribuzione di risorse a determinate voci di bilancio piuttosto che ad altre non spetta alle strutture tecniche del Ministero dell'Economia perché è una scelta politica. Ovviamente anche il reperimento delle coperture finanziarie rientra in questo stesso ambito, viene spiegato. In ogni caso "i tecnici del Mef stanno lavorando attivamente per valutare costi ed effetti delle varie proposte politiche, comprese le possibili modalità di copertura degli interventi. Ma le decisioni sulla scelta delle soluzioni competono alla politica", aggiungono.
Fiducia del ministro Tria a dirigenti e tecnici
"Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, esprime piena fiducia ai dirigenti e alle strutture tecniche del Mef e apprezzamento per il lavoro che stanno svolgendo a sostegno dell'attuazione del programma di governo, come peraltro evidenziato dal presidente del Consiglio". E' quanto si apprende da fonti del ministero dell'Economia e delle Finanze.
Il M5S fa quadrato
"Quello che è stato ripetuto per l'ennesima volta" da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, "era la linea del Movimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse. Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro", è la difesa di M5s.
Di Battista rincara la dose
E Alessandro Di Battista rincara la dose: "Se i tecnici nei ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote prendendosi poteri che non gli competono vanno cacciati all'istante. Semplice. O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò?"
Giorgetti prova a smorzare la polemica
La Lega al momento, di fatto tace, solo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, prova a smorzare la polemica "Non credo che il portavoce abbia il potere di cacciare i tecnici", dice e aggiunge: "dipende se il portavoce ha il potere per cacciare i tecnici, non credo che lo abbia. E poi basta non avere il portavoce, come non ce l'ho io".
Fuoco di fila dal Pd
Dal Pd, intanto, non cessa il fuoco di fila delle contestazioni: "Le parole del portavoce del premier Casalino sono inaudite. Se Conte ha un minimo di senso delle istituzioni lo allontani immediatamente. Decenza", scrive su twitter il segretario, Maurizio Martina. Per l'ex premier Paolo Gentiloni "chi lavora nelle istituzioni ha l'obbligo di servirle con disciplina e onore. Il signor Casalino non è più compatibile con la sua funzione".
Renzi contro Fico
Matteo Renzi si scaglia contro il presidente della Camera, Roberto Fico: "Ha detto che la colpa dell'audio di Casalino e' dei giornalisti che lo hanno pubblicato. Il problema per lui non è Casalino che minaccia vendette: il problema sono i giornalisti. E questo sarebbe quello bravo dei Cinque Stelle...", nota. "Inaccettabile e minacciosa aggressione verbale ai dirigenti Mef da parte del portavoce del presidente del Consiglio a cui il M5s fornisce una copertura politica ancor più vergognosa. Cosa aspetta il ministro Tria a chiedere a Conte le dimissioni di Casalino?", scrive il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera, Federico Fornaro.
E si leva la protesta di FI
Ma anche da Forza Italia si leva la protesta: "il presidente Conte, di solito silente, stavolta deve fare uno sforzo e prendere posizione sulle dichiarazioni del suo portavoce, che ha sferrato un attacco gravissimo e mai registrato in precedenza contro la Ragioneria dello Stato e i dirigenti del Mef, colpevoli a suo dire di frenare le ambizioni dei Cinquestelle che vorrebbero aumentare il debito pubblico a dismisura pur di garantire il reddito di cittadinanza", scrive Anna Maria Bernini, capogruppo di FI, prima della nota di Conte.
E non manca anche chi ipotizza che la diffusione dell'audio possa essere un'operazione mirata: "non credo che il minaccioso audio di Casalino nei confronti dei tecnici del ministero dell'Economia sia rubato. Credo sia stato prodotto dalla Casaleggio associati", scrive su Facebook Luciano Nobili, deputato del Pd. "Non faranno - continua - il reddito di cittadinanza e ora cercano un alibi".