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POLITICA

Roma

Caso Azzollini, il Pd si divide e Casson si dimette

Spaccatura in giunta per l'immunità del Senato. Il gruppo ha votato no alla richiesta
di utilizzo delle intercettazioni del senatore Antonio Azzollini e il relatore Felice Casson si è autosospeso dal gruppo.

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 In giunta per l'immunità del Senato il Pd si spacca sul caso di Antonio Azzollini: tutto il gruppo vota no alla richiesta di utilizzo delle intercettazioni del senatore Ncd e il relatore Felice Casson si sospende dal gruppo. Ora si dovrà nominare un nuovo relatore. Ma in Aula si va con proposta di non autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni.

Dopo nove mesi, la giunta per le immunità del Senato riesce a votare sulla richiesta di autorizzazione all'uso delle intercettazioni di Antonio Azzollini (Ncd) trasmessa a palazzo Madama dalla procura di Trani nell'ambito dell'inchiesta sul porto di Molfetta. Ma il Pd, dopo aver chiesto dieci minuti di sospensione dei lavori parlamentari vota contro la proposta di autorizzazione delle intercettazioni avanzata dal relatore Felice Casson (Pd). 

Vistasi bocciata la sua proposta dai colleghi di partito, Casson si è immediatamente sospeso dal gruppo. E ora il presidente della giunta Dario Stefano (Sel), dovrà nominare un nuovo relatore, per l'Aula, tra quelli che hanno detto 'no' alla proposta del relatore. In Aula, la giunta si presenterà con la proposta di dire 'no' alla procura di Trani che aveva chiesto di poter utilizzare le intercettazioni e i tabulati telefonici relativi all'utenza del
presidente della Commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini.
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