POLITICA
Crac casa di cura Divina Provvidenza
Caso Azzollini, il senatore sentito dalla giunta per le immunità: "Sono sereno". E annuncia ricorso
Il parlamentare Ncd su cui pende una richiesta d'arresto presenterà ricorso al tribunale del Riesame. Il presidente della Giunta: "Martedì la mia proposta"
presidente della commissione Bilancio del Senato, al termine della seduta.
E mentre il presidente della giunta, Dario Stefano, ha indicato l'agenda dei prossimi giorni: "La Giunta - ha detto - tornerà a riunirsi martedì prossimo e penso per allora di poter formulare una mia proposta visto che Azzollini ci ha assicurato che presenterà la sua memoria nelle prossime ore", Ncd ed Fi attaccano parlando di 'fumus persecutionis' nei confronti del senatore. Di diversa opinione il senatore Pd Felice Casson. Mentre il socialista Enrico Buomi chiede l'invio degli ispettori alla procura di Trani. Il senatore ha fatto sapere che domani presenterà ricorso al tribunale del riesame contro la richiesta di arresto.
Alla giunta Azzollini non ha presentato alcuna memoria, ma solo una lettera dalla quale, secondo quanto spiegano alcuni componenti della giunta, si evincerebbe che il pm Savasta aveva "le sue buone ragioni" per accusare Azzollini, visto che il fratello del magistrato era stato chiamato a ricoprire un ruolo presso le suore che gestivano la casa di cura Divina Provvidenza per il cui crack il senatore è indagato.
"Nessuno ha chiesto ulteriori documenti per approfondire la vicenda - ha spiegato il presidente Stefano -. Semplicemente, Casson ha espresso ad Azzollini l'auspicio che nella sua memoria, che dovrebbe arrivarci nelle prossime ore, venga affrontata in maniera precisa la circostanza secondo la quale a suo avviso potrebbe ravvisarsi il fumus persecutionis da parte dei magistrati di Trani".
La giunta delle Immunità di Palazzo Madama ha ascoltato il senatore di Ncd Antonio Azzollini per il quale è stata avanzata dai pm di Trani nell'ambito dell'inchiesta sul crac della Divina Provvidenza. "Ho fatto la mia dichiarazione" e "sono assolutamente sereno", ha detto il senatore,
E mentre il presidente della giunta, Dario Stefano, ha indicato l'agenda dei prossimi giorni: "La Giunta - ha detto - tornerà a riunirsi martedì prossimo e penso per allora di poter formulare una mia proposta visto che Azzollini ci ha assicurato che presenterà la sua memoria nelle prossime ore", Ncd ed Fi attaccano parlando di 'fumus persecutionis' nei confronti del senatore. Di diversa opinione il senatore Pd Felice Casson. Mentre il socialista Enrico Buomi chiede l'invio degli ispettori alla procura di Trani. Il senatore ha fatto sapere che domani presenterà ricorso al tribunale del riesame contro la richiesta di arresto.
Alla giunta Azzollini non ha presentato alcuna memoria, ma solo una lettera dalla quale, secondo quanto spiegano alcuni componenti della giunta, si evincerebbe che il pm Savasta aveva "le sue buone ragioni" per accusare Azzollini, visto che il fratello del magistrato era stato chiamato a ricoprire un ruolo presso le suore che gestivano la casa di cura Divina Provvidenza per il cui crack il senatore è indagato.
"Nessuno ha chiesto ulteriori documenti per approfondire la vicenda - ha spiegato il presidente Stefano -. Semplicemente, Casson ha espresso ad Azzollini l'auspicio che nella sua memoria, che dovrebbe arrivarci nelle prossime ore, venga affrontata in maniera precisa la circostanza secondo la quale a suo avviso potrebbe ravvisarsi il fumus persecutionis da parte dei magistrati di Trani".