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ITALIA

Caso Consip, Csm invia atti alla Procura di Roma

Riguarderebbero comportamenti ufficiali di polizia giudiziaria 

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Il Csm invia alcuni atti della pratica Consip-Cpl Concordia alla procura di Roma, ritenendo che ci siano possibili profili di sua competenza: riguarderebbero comportamenti che sarebbero stati tenuti da ufficiali di polizia giudiziaria.

La decisione è stata presa dalla Prima Commissione che in questi mesi ha ascoltato diversi magistrati: dal pm Nunzio Fragliasso, che ha retto la procura di Napoli sino alla nomina di Giovanni Melillo, al pg partenopeo Luigi Riello e al capo della procura di Modena Lucia Musti. Gli atti inviati a piazzale Clodio sarebbero relativi proprio al contenuto di alcune di queste audizioni.

Gli ufficiali di polizia giudiziaria in questione si sarebbero occupati della trasmissione da Napoli a Modena del fascicolo Cpl Concordia, avviato dalla procura del capoluogo campano e poi trasmesso per competenza ai colleghi emiliani. Quel fascicolo conteneva la famosa telefonata tra Matteo Renzi e il generale della Guradia di Finanza Adinolfi, che finì sulle pagine dei giornali. Solo in uno dei due faldoni inviati a Modena quel colloquio sarebbe stato omissato, in un altro no. E ci sarebbero state anche altre presunte anomalie nelle modalità di trasmissione, a quanto è stato riferito al Csm. Nelle audizioni si sarebbe anche fatto riferimento ad atteggiamenti e dichiarazioni di ufficiali della pg che il Csm, inviando le carte alla procura di Roma, ha ritenuto meritevoli di un approfondimento.
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