ITALIA
Ilaria Cucchi: dopo 6 anni "possiamo avere fiducia nella Procura"
Caso Cucchi: avv.Anselmo annuncia sviluppi eclatanti, tre i canali d'indagine, uno clamoroso
L'avvocato Anselmo parla di "tre canali d'indagine": le due testimonianze raccolte dal legale, il risultato del parere pro veritate del prof.Masciocchi e un terzo non descritto ma che "potrebbe essere, forse, ancora più clamoroso di quello della frattura della L3"
Roma
L'avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, in una intervista su Rainews24, ha parlato di tre canali d'indagine per la riapertura del caso sulla morte di Stefano Cucchi, il trentenne deceduto il 22 ottobre del 2009 dopo sei giorni di detenzione.
Due i testimoni segnalati dal legale alla Procura di Roma. "Le testimonianze drammatiche che abbiamo raccolto e portate a conoscenza della Procura - ha detto l'avv.Anselmo - parlano di un pestaggio selvaggio, violento, che è stato edulcorato, sfumato dagli atti delle consulenze". (audio di una testimonianza raccolta dal Gr1 di Radio1)
Il prof.Carlo Masciocchi "che abbiamo consultato per un parere pro veritate - continua Anselmo - si è accorto che il disco di L3, il soma di L3, fotografato nella TAC dei periti è più sottile rispetto a quello fotografato nella TAC fatta dai consulenti del Pubblico Ministero. In poche parole - continua l'avvocato della Famiglia Cucchi - manca un pezzo e quel pezzo è quello che contiene la frattura. Quindi la frattura della L3 esiste ed è individuabile proprio dalla TAC effettuata dai consulenti del Pm, quando la colonna vertebrale era ancora intera, prima che venisse fatto il taglio".
Il terzo canale d'indagine non viene descritto, dall'avvocato Anselmo, con lo stesso dettaglio dei primi due perché "purtroppo dobbiamo avere pazienza e potrebbe essere, forse, ancora più clamoroso di quello della frattura della L3", ha annunciato il legale.
Il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ha convocato per lunedì l'avvocato della famiglia Cucchi. Da questo incontro si potrebbero conoscere gli ultimi sviluppi delle indagini portate avanti dalla Procura e che hanno iscritto nel registro degli indagati il maresciallo dei Carabinieri, Roberto Mandolini per falsa testimonianza mentre sono al vaglio le posizioni di altri due militari per lesioni colpose.
Ilaria Cucchi, soddisfatta, ha voluto sottolineare che "dopo sei anni in cui non ci siamo mai fermati forse si apre uno spiraglio e ora, per la prima volta, potrei aver fiducia nel lavoro della Procura".
Due i testimoni segnalati dal legale alla Procura di Roma. "Le testimonianze drammatiche che abbiamo raccolto e portate a conoscenza della Procura - ha detto l'avv.Anselmo - parlano di un pestaggio selvaggio, violento, che è stato edulcorato, sfumato dagli atti delle consulenze". (audio di una testimonianza raccolta dal Gr1 di Radio1)
Il prof.Carlo Masciocchi "che abbiamo consultato per un parere pro veritate - continua Anselmo - si è accorto che il disco di L3, il soma di L3, fotografato nella TAC dei periti è più sottile rispetto a quello fotografato nella TAC fatta dai consulenti del Pubblico Ministero. In poche parole - continua l'avvocato della Famiglia Cucchi - manca un pezzo e quel pezzo è quello che contiene la frattura. Quindi la frattura della L3 esiste ed è individuabile proprio dalla TAC effettuata dai consulenti del Pm, quando la colonna vertebrale era ancora intera, prima che venisse fatto il taglio".
Il terzo canale d'indagine non viene descritto, dall'avvocato Anselmo, con lo stesso dettaglio dei primi due perché "purtroppo dobbiamo avere pazienza e potrebbe essere, forse, ancora più clamoroso di quello della frattura della L3", ha annunciato il legale.
Il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone ha convocato per lunedì l'avvocato della famiglia Cucchi. Da questo incontro si potrebbero conoscere gli ultimi sviluppi delle indagini portate avanti dalla Procura e che hanno iscritto nel registro degli indagati il maresciallo dei Carabinieri, Roberto Mandolini per falsa testimonianza mentre sono al vaglio le posizioni di altri due militari per lesioni colpose.
Ilaria Cucchi, soddisfatta, ha voluto sottolineare che "dopo sei anni in cui non ci siamo mai fermati forse si apre uno spiraglio e ora, per la prima volta, potrei aver fiducia nel lavoro della Procura".