POLITICA
Caso Diciotti, domani breve seduta Giunta. Salvini presenta memoria
Per il Movimento 5 Stelle si tratta di una scelta difficile, tra una valutazione tecnico-giuridica, che farebbe propendere per il no alla richiesta di autorizzazione a procedere, e una valutazione politica che porterebbe al sì. Resta in piedi l'ipotesi di una consultazione online degli iscritti, ma ancora non sono state assunte decisioni in merito. Dopo l'istruttoria il Movimento indicherà una linea ai senatori, ma non può essere escluso che qualcuno possa decidere diversamente.
La memoria di Salvini
"Al centro della discussione politica e internazionale la questione della redistribuzione dei migranti tra i vari paesi europei rappresenta il punto di partenza e di arrivo di ogni atto compiuto dal ministro dell'Interno in accordo con gli altri componenti del governo". E' quanto si legge nella nota che sintetizza la memoria di Salvini sul caso Diciotti. "Sin dal 14/7/2018 - si osserva - il governo italiano ha indirizzato una missiva, a firma del premier ai vertici dell' Ue, richiamando gli esiti del Consiglio Europeo del 28/6/2018, in modo da definire le modalità di redistribuzione dei migranti". Missiva nella quale Conte "ha manifestato la volontà del Governo di richiedere l'adeguamento immediato del piano Eunavfor Med-Sofia in relazione al porto di sbarco che non può essere solo italiano". In questa logica, la memoria ripercorre anche altri atti del governo sul tema "come la "nota verbale" del 19/8/2018" per capire che "non si era in presenza di una mera personale iniziativa politica del Ministro, bensì di una iniziativa dello Stato Italiano (Governo) conforme a una prassi consolidata a livello di consuetudine".
E poi: "Non può infine sottacersi che l'azione attuativa dell'indirizzo governativo (risultante nel caso di specie dal punto 13 del Programma di governo) già di per sé stessa costituisce perseguimento di un preminente interesse pubblico, peraltro rappresentato anche dalla salvaguardia dell'ordine e della sicurezza pubblica che sarebbero messe a repentaglio da un indiscriminato accesso nel territorio dello Stato". E' quanto si legge nelle conclusioni della memoria presentata da Salvini.