POLITICA
Verso l'election day di maggio
Centrodestra: si cerca l'unità per le regionali. Berlusconi: "Nessun lifting a Forza Italia"
Alleanze e dissapori tra Forza Italia, Lega e Ncd. Complicata la situazione in Veneto con Tosi pronto a sfidare Zaia
Roma
Acque sempre agitate nel centrodestra in vista delle elezioni Regionali. In Veneto la Lega è alle prese con il caso Tosi, che alla fine potrebbe rompere e magari dar vita ad un'alleanza con il Nuovo centrodestra. Partito con il quale cerca invece l'accordo Forza Italia per la competizione in Campania, mentre in Veneto potrebbe alla fine appoggiare il presidente leghista uscente Luca Zaia.
Andare al voto unito resta l'obiettivo, anche se la quadratura del cerchio sembra impossibilie e potrebbe permettere uno storico en plein del centrosinistra nell'election day di maggio in Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Puglia, Campania e Veneto.
Maggior chiarezza su quest'ultima regione si avrà giovedì, quando Tosi riunirà il Consiglio della Liga Veneta per decidere se correre in solitudine contro il candidato ufficiale Zaia, magari appoggiato da Area Popolare di Angelino Alfano (che il sindaco di Verona ha incontrato al Viminale). Fondamentale sarà la decisione di Tosi - assai probabile - di presentare una sua lista in risposta alla scelta di Salvini di 'commissariare' il Veneto e di rendere incompatibile con la militanza nella Lega l'appartenenza alla Fondazione 'Ricostruiamo il Paese', vero atto di guerra verso il sindaco leghista.
Lascia ancora aperti flebili spiragli di ricomposizione la scelta di Tosi, al consiglio federale leghista, di votare la riconferma di Zaia chiedendo però di avere voce in capitolo sulla formazione delle liste. Intanto Sivio Berlusconi - che con tutte le sue forze ha cercato di riproporre per il governo del Veneto la coalizione uscente Fi-Lega-Ncd - fa la sua scelta e punta su Zaia, lasciando Alfano alle sue decisioni. La speranza è che l'alleanza di Fi con Salvini, determinante per vincere in Veneto, non incrini l'asse con Ncd in Campania, dove il sostegno di Area Popolare è invece essenziale per l'affermazione del candidato Caldoro.
Decisive le scelte delle prossime ore. Ma un'ipotesi utile a salvare capra a cavoli - dopo il ribadito no di Salvini e di Maroni ad alleanze con Alfano in Veneto - potrebbe essere la costituzione di un 'laboratorio' politico con Tosi, Area Popolare ed il neonato Movimento di Passera, pronti ad appoggiare una lista civica che al dunque andrebbe a sostegno di Zaia.
Su tutto pesa la fibrillazione in Forza Italia, con le dimissioni, per ora rientrate della senatrice Manuela Repetti a confermare il disagio che vivono molti esponenti del partito. Con una nota l'ufficio stampa del movimento azzurro ha sconfessato alcuni retroscena riportati dai quotidiani. Tra queste l'ipotesi di Silvio Berlusconi di "di dare vita a nuove formazioni politiche". Per Forza Italia si tratta di "fantasiose illazioni".
Andare al voto unito resta l'obiettivo, anche se la quadratura del cerchio sembra impossibilie e potrebbe permettere uno storico en plein del centrosinistra nell'election day di maggio in Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Puglia, Campania e Veneto.
Maggior chiarezza su quest'ultima regione si avrà giovedì, quando Tosi riunirà il Consiglio della Liga Veneta per decidere se correre in solitudine contro il candidato ufficiale Zaia, magari appoggiato da Area Popolare di Angelino Alfano (che il sindaco di Verona ha incontrato al Viminale). Fondamentale sarà la decisione di Tosi - assai probabile - di presentare una sua lista in risposta alla scelta di Salvini di 'commissariare' il Veneto e di rendere incompatibile con la militanza nella Lega l'appartenenza alla Fondazione 'Ricostruiamo il Paese', vero atto di guerra verso il sindaco leghista.
Lascia ancora aperti flebili spiragli di ricomposizione la scelta di Tosi, al consiglio federale leghista, di votare la riconferma di Zaia chiedendo però di avere voce in capitolo sulla formazione delle liste. Intanto Sivio Berlusconi - che con tutte le sue forze ha cercato di riproporre per il governo del Veneto la coalizione uscente Fi-Lega-Ncd - fa la sua scelta e punta su Zaia, lasciando Alfano alle sue decisioni. La speranza è che l'alleanza di Fi con Salvini, determinante per vincere in Veneto, non incrini l'asse con Ncd in Campania, dove il sostegno di Area Popolare è invece essenziale per l'affermazione del candidato Caldoro.
Decisive le scelte delle prossime ore. Ma un'ipotesi utile a salvare capra a cavoli - dopo il ribadito no di Salvini e di Maroni ad alleanze con Alfano in Veneto - potrebbe essere la costituzione di un 'laboratorio' politico con Tosi, Area Popolare ed il neonato Movimento di Passera, pronti ad appoggiare una lista civica che al dunque andrebbe a sostegno di Zaia.
Su tutto pesa la fibrillazione in Forza Italia, con le dimissioni, per ora rientrate della senatrice Manuela Repetti a confermare il disagio che vivono molti esponenti del partito. Con una nota l'ufficio stampa del movimento azzurro ha sconfessato alcuni retroscena riportati dai quotidiani. Tra queste l'ipotesi di Silvio Berlusconi di "di dare vita a nuove formazioni politiche". Per Forza Italia si tratta di "fantasiose illazioni".