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SPETTACOLO

Cannes, calano le speranze per i tre italiani

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Nessuno ci avrebbe scomesso, anzi. Le previsioni di questi giorni dicevano esattamente il contrario. Eppure sembrerebbe che i tre film italiani siano fuori dalla corsa non solo per la Palma d’oro ma per da tutti gli altri premi. Il condizionale è d’obbligo fino alla fine, cioè fino alle 19 di questa sera, ma pare, a questo punto, che la giuria di Cannes abbia capovolto il giudizio della critica e del pubblico in sala.
 
Nessuno tra Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone è tornato dunque sulla Croisette. E dire che soprattutto il regista di 'Mia Madre', acclamato dai francesi, e il regista della "Giovinezza" sostenuto dalla critica americana, erano tra i superfavoriti fino alla vigilia. Il film "Il racconto dei racconti" invece era stato subito scartato almeno dai bookmakers.

Per il momento non si ha certezza che per esempio Michael Caine per la sua straordinaria interpretazione di un ex direttore d’orchestra in vacanza insieme ad Harvey Keitel in un albergo nelle Alpi della "Giovinezza" possa vincere come migliore attore ma anche in questo caso le speranze diminuiscono. Favorito sembrerebbe a questo punto Vincent Lindon disoccupato nel francese "La Loi du Marché".
 
Anche  Margherita Buy regista per Nanni Moretti in "Mia Madre" sembrerebbe esclusa. Per ora stando alle previsioni la principale candidata ad aggiudicarsi il premio come migliore attrice sarebbe Kate Blanchett amante di Rooney Mara nel film "Carol" di Todd Haynes.
 
Il cerchio dunque si stringe. Tra i principali candidati alla Palma d’oro di questo 68° Festival di Cannes resterebbero a questo punto proprio "Carol", anche se il fatto che il regista americano sia già affermato nel mondo del Cinema potrebbe giocargli a sfavore. In corsa anche "Figlio di Saul" dell’esordiente Làzlò Nemes per il suo emozionante racconto dell’Olocausto, anche se per lui potrebbe essere molto probabile, la Camera d’Or per la migliore opera prima. E ancora il taiwanese Hou Hsiao Hsien per "The Assassin", il cinese Jia Zhian-Ke per "Mountains may depart". E poi l’outsider "The Lobster" del greco Yorgos Lanthimos che ci porta in un mondo dove essere single è proibito.
 
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