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ITALIA

Il vino è sensibile a temperatura e livello delle precipitazioni

Clima, il chianti potrebbe cambiare sapore

Il riscaldamento globale e la variazione della quantità e dell'intensità delle piogge produrrà effetti sul grado zuccherino delle uve

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''Da qui a qualche anno, il sapore del Chianti potrebbe cambiare a causa dei cambiamenti climatici''. La denuncia è di Francesco Ciancaleoni dell'Area Ambiente e Territorio di Coldiretti, intervenuto a Rieti al XII Forum internazionale Greenaccord dell'Informazione ambientale, citando analisi realizzate dal Cnr di Firenze.

''Ovviamente questo è un pericolo che accomuna tutte le produzioni agricole di qualità'' ha spiegato Ciancaleoni. ''Ma il vino è molto sensibile a fattori quali temperatura e livello delle precipitazioni. Il riscaldamento globale e la variazione della quantità e dell'intensità delle piogge produrrà quindi effetti in termini di grado zuccherino delle uve''. Un elemento in più, se ce ne fosse bisogno, che dovrebbe indurre a intervenire con tempestività con azioni di contrasto al climate change: ''La situazione al momento non è ancora drammatica ma i segnali d'allerta ci sono tutti e sono preoccupanti'' ha sottolineato Ciancaleoni, che ha spiegato come anche il mondo agricolo possa fare molto.

''I dati Ispra attribuiscono al settore agricolo il 6,9% delle emissioni nazionali. Per ridurne l'impronta, è necessario intervenire sui processi agricoli, produrre energia da fonti rinnovabili, diffondere nuovi modelli di produzione meno intensivi''. E anche i consumatori possono fare molto: ''Si devono diffondere nuovi stili di acquisto - suggerisce Ciancaleoni - prediligendo la filiera corta e i prodotti stagionali di aziende del proprio territorio ottenuti con tecniche colturali a basso impatto, come l'agricoltura biologica''.

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