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ITALIA

Isola del Giglio

Concordia, slitta al 26 giugno la decisione sul porto di destinazione del relitto

Il commissario delegato Franco Gabrielli si è impegnato a chiedere al Consiglio dei ministri ulteriori 10 giorni dalla scadenza fissata al 16 giugno, per consentire approfondimenti del progetto presentato da Costa

Concordia (Ansa)
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Slitta la decisione sul porto di destinazione finale del relitto della Concordia. Il commissario delegato Franco Gabrielli si è impegnato a chiedere al Consiglio dei ministri ulteriori 10 giorni dalla scadenza fissata al 16 giugno, per consentire approfondimenti del progetto presentato da Costa.
 
"Si è svolta oggi -spiega una nota della struttura commissariale- presso la sede del Dipartimento della Protezione civile, la Conferenza dei Servizi in sede istruttoria, convocata dal Commissario delegato del governo per la gestione dell'emergenza Concordia, Franco Gabrielli, per esaminare -come previsto dalla delibera del Consiglio dei ministri del 16 maggio scorso- il progetto presentato dalla società Costa Crociere per il trasferimento della nave da Isola del Giglio nel porto di Genova individuato dal consorzio di imprese Saipem-San Giorgio del Porto per il successivo smaltimento".
 
"Stanti le numerose integrazioni prodotte nei giorni scorsi da Costa - prosegue la nota - e le richieste di ulteriori documenti formulate dalle amministrazioni pubbliche, il commissario delegato si è impegnato a chiedere al Consiglio dei ministri ulteriori dieci giorni dalla scadenza precedentemente fissata al 16 giugno, per consentire il necessario approfondimento del progetto".
 
"Infatti -si legge ancora nella nota della struttura commissariale- le amministrazioni a vario titolo intervenute - comune di Isola del Giglio, Provincia di Grosseto e Regione Toscana, Arpat, Azienda sanitaria di Grosseto, Comune e Provincia di Genova, Regione Liguria, Arpal, Autorità Portuale di Genova, i ministeri dell'Interno, dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Salute e dei Beni e delle Attività Culturali, Ispra, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia delle Dogane - hanno tutte rilevato la necessità di disporre di più tempo per analizzare nel dettaglio il corposo progetto, ponendo la dovuta attenzione a tutti gli scenari di rischio in esso previsti e le relative misure di mitigazione".
 
"Per questo -si legge ancora nella nota- se la richiesta del prefetto Gabrielli verrà accolta dal governo, il prossimo 16 giugno si svolgerà una nuova Conferenza dei Servizi, sempre istruttoria, per fare il punto della situazione e confrontarsi sugli elementi tecnici ancora aperti, al fine di giungere alla data della Conferenza decisoria - termine che sarà indicato dal Consiglio dei Ministri - con il quadro completo delle autorizzazioni, nulla-osta, visti e prescrizioni da formulare".
 
Tecnici al lavoro all'isola del Giglio
Nel frattempo, all'isola del Giglio i lavori procedono senza sosta con 360 tecnici impegnati ventiquattro ore al giorno. Attualmente sono 11 i cassoni installati sul lato di dritta del relitto e, quindi, ne mancano da applicare 4 su questo lato, e altrettanti su quello di sinistra, per raggiungere il totale di 30 necessario per il rigalleggiamento. Continua, inoltre, il monitoraggio ambientale delle acque per le quali, come confermato anche oggi dal rappresentante di Arpat in Conferenza dei Servizi, non si riscontrano anomalie.

Il governatore della Toscana, Rossi: il progetto di trainare la nave fino a Genova mette i brividi, meglio Piombino
C'è il progetto di Costa di trainare la nave fino a Genova, per 200 miglia contro le 38 di Piombino, e a me vengono i brividi a immaginare questa nave che passa nell'arcipelago toscano e si avvicina alle isole". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine della conferenza dei servizi sullo smaltimento della Costa Concordia che si è tenuta oggi a Roma. Il governatore ha anche rivelato che "se dovesse cambiare il tempo o arrivasse una tempesta si prevede anche che la nave si ripari dietro una delle isole dell'arcipelago, perché non ci sono porti per accoglierla tra l'isola del Giglio e Genova". "Si sottovaluta un principio di precauzione europeo, e tra l'altro banale: laddove si possono evitare rischi è bene evitarli, e quindi il porto di Piombino è la destinazione naturale" del relitto della Costa Concordia.
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