ITALIA
Duplice omicidio a Catania
Coniugi uccisi, lui sgozzato, lei giù dal balcone. Parla il nipote: "Mio zio non aveva nemici"
Due settantenni trovati morti dalla polizia dopo il ritrovamento di un telefonino al Cara di Mineo. Sospettato un cittadino ivoriano, accusato al momento di ricettazione
"Non si può essere sgozzato per poche centinaia di euro", aggiunge l'uomo sul ritrovamento del cellulare e di un computer dello zio nel borsone di un extracomunitario della Costa d'Avorio ospite del Cara di Mineo. "Mio zio - ricorda - aveva lavorato per molti anni in Germania alla Mercedes, e lì aveva conosciuto sua moglie, che era dipendente di un pastificio. Hanno due figlie: una vive a Palagonia l'altra nel nord Italia. Una famiglia tranquilla di grandi lavoratori. Ieri sera, come sempre, i miei zii hanno cenato da mia madre e poi sono tornati a casa e oggi abbiamo scoperto questa grande tragedia".
"La polizia di Stato è risalita alla famiglia dei miei zii dopo aver chiamato con il telefonino di mio zio mia cugina che vive nel nord Italia: è stata lei a dare alle forze dell'ordine l'indirizzo di casa", ha detto ancora il nipote della famiglia Solano davanti la villa dove la coppia è stata uccisa. Il telefonino è quello trovato in possesso dell'extracomunitario che stava entrando nel Cara di Mineo. Gli investigatori hanno fatto una chiamata e sono risaliti alla figlia della coppia che ha fornito loro le indicazioni sul proprietario del cellulare, Vincenzo Solano, trovato ucciso insieme alla moglie Mercedes Ibanez.