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POLITICA

Mastershow Ristoranti, Corriere della Sera

Conte: "Oggi non è giornata felice per molti. Non diamo schiaffi a nessuno, costretti a intervenire"

"Il virus è un treno che corre, Dpcm perché non ci travolga"

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"Oggi non è una giornata felice per molte aree non solo Milano, parliamo della Calabria, del Piemonte, della Valle d'Aosta. Ci sono posti sottoposti a un nuovo regime più restrittive e anche penalizzanti".

Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo al Mastershow 'Ristoranti, una questione politica' organizzato dal Corriere della Sera. "Pensiamo ai ristoratori, all'indotto, poi ci sono anche le zone arancioni, e quelle gialle", ricorda.

"Oggi assistiamo a ulteriori riduttori di velocità, abbiamo un treno che sta correndo, che abbiamo provato già a fermare. Oggi non stiamo dando schiaffi a nessuno, non vogliamo penalizzare un'area piuttosto che un'altra. Con il primo Dpcm abbiamo già ridotto la velocità di questo treno, siamo costretti a farlo perché se non intervenissimo questo treno ci verrebbe addosso e le conseguenze sarebbero ancora peggiori". 



"Se riusciamo a intervenire riusciremo ad affrontare le settimane che verranno con un margine di serenità. Non ho mai detto che faremo veglie e cenoni ma se riusciamo a contenere la curva dei contagi possiamo far ripartire i consumi sotto Natale e sarebbe utile per tutti".

"Pensiamo ai ristoratori, all'indotto, poi ci sono anche le zone arancioni, e quelle gialle.

"Siamo nella condizione di graduare le misure rispetto alla gravità del contagio. E' chiaro che un ristoratore costretto a chiudere non è contenti. Mi rendo conto che per chi ha adottato protocolli, misure di sicurezza è penalizzante: ma nonostante tutto quello che abbiamo fatto la pandemia è arrivata. Ne usciremo ma dobbiamo introdurre misure graduate".

Mi sono assicurato che contemporaneamente presso la Ragioneria dello Stato e il Mef si lavorasse per trovare le risorse. Oggi infatti entriamo in Cdm con un decreto ristori bis". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo al Mastershow 'Ristoranti, una questione politica' organizzato dal Corriere della Sera.

"Ci siamo resi conto che i ristori già liquidati erano modesti, li abbiamo raddoppiati e moltiplicati. Per esempio un piccolo ristorante che con il precedente lockdown aveva ricevuto 2.600 euro ne avrà 5.200. Serve liquidità e sono calcolati sui fatturati".

"Cancelliamo la seconda rata Imu, c'è il credito di imposta al 60% sugli affitti di settembre, ottobre, novembre, dicembre, la decontribuzione per i dipendenti e il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa". 

"Già nella precedente legge di bilancio avevo proposto una rimodulazione sull'Iva ma portarla al 4% comporta un ammanco di svariati miliardi. Così secca mi pare improbabile, ogni punto d'Iva costa miliardi e non li abbiamo. Vedo una rimodulazione dell'Iva nell'ambito di una complessa riforma fiscale. Ma in Cdm oggi disponiamo un fondo perché vogliamo stanziamenti immmediati e creare una cintura di sicurezza da parte dello Stato per stringere i denti in queste settimane". 

"Differire tutte le prospettive dei flussi di cassa che entrano significa anche compromettere quelli che escono, ma vedete che stiamo cercando di fare tutto il possibile, con rateizzazioni e differimento scadenze".
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