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ITALIA

Circa 2000 gli sfollati, la Cri allestice 3 campi

Sardegna, il giorno del dolore. A Olbia è lutto cittadino

Si lavora senza sosta in Sardegna per accelerare il ritorno alla normalità nelle zone colpite dalla bufera. In tutto sono 16 le persone che hanno perso la vita dopo l'alluvione. Croce Rossa: per donare, inviare un sms al 45500 da cellulare o da telefono fisso del valore di due euro. Il numero è aperto fino al 4 dicembre

Funerali a Olbia per sei delle vittime
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Olbia Si lavora senza sosta in Sardegna per accelerare il ritorno alla normalità nelle zone colpite dalla bufera, mentre col passare delle ore diminuisce il numero degli sfollati, ora oltre 1.700.

Il Comune di Olbia ha proclamato il lutto cittadino, invitando i commercianti a tenere chiusi i negozi, affinché la popolazione possa partecipare alle esequie dei sei olbiesi rimasti vittima del ciclone Cleopatra. Sugli edifici pubblici intanto le bandiere sono state esposte a mezz'asta. I funerali, si stanno svolgendo al palazzetto dello sport del resort Geovillage.

Ai funerali al Geopalace di Olbia partecipa anche il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge in rappresentanza del governo.

 "La nostra celebrazione di lutto di oggi sarebbe vuota se non fosse accompagnata da volonta di ricominciare. Solo l'interazione fra noi e le istituzioni può portare alla ricostruzione. Riprendiamoci il nostro futuro". Lo ha detto il vescovo di Tempio-Ampurias Giovanni Sanguinetti celebrando le esequie per sei delle 16 vittime della Sardegna nel palazzetto dello sport del Geovillage, ad Olbia.

A Olbia via alla catena di solidarietà
Prosegue senza sosta, a Olbia, il lavoro dei soccorritori, nel tentativo di restituire fiducia alla popolazione. Si aiuta la gente a sgomberare le case e a svuotare le cantine.

In tutto sono 150 i volontari attivi in città, mentre i giovani delle scuole si sono disseminati in giro fra le zone più colpite, per portare il loro aiuto. Inoltre è stato individuato un centro di stoccaggio per il deposito del mobilio e degli elettrodomestici messi fuori uso dagli allagamenti, che sono stati riversati in strada, ed è stato attivato un servizio di rimozione dei cumuli, con l'intento di cercare di tornare al più presto possibile alla normalità. Lentamente le persone sfollate a causa della violenta ondata di maltempo che ha investito la Sardegna, provocando sedici morti, stanno rientrando a casa. La conferma arriva dai dati aggiornati della Protezione civile regionale.

Ricerche ancora sull'unico disperso
La notte, comunque, è trascorsa senza particolari problemi nelle zone colpite dall'alluvione. Le squadre dei vigili del fuoco, i militari del Genio e gli altri soccorritori hanno lavorato per tutta la notte, soprattutto alla periferia di Olbia e nelle zone del Nuorese e della provincia di Oristano, più colpite dal maltempo, per prosciugare l'acqua annidatasi in scantinati, garage e sottopassi.

A Olbia i vigili del fuoco hanno messo in salvo un'anziana rimasta bloccata nella propria abitazione a Putzolu, che necessitava di assistenza ospedaliera. Ancora nessuna traccia, invece, dell'agricoltore di Bitti, che risulta scomparso a Onanì. A Olbia, invece, prosegue l'assistenza alla popolazione che ha avuto le case danneggiate dall'alluvione: complessivamente sono circa 120 le persone assistite dal sistema di Protezione civile nel capoluogo della Gallura, mentre un centinaio nella provincia di Nuoro.

Circa 2000 gli sfollati, allestiti tre campi dalla Croce Rossa
Il numero degli sfollati per il maltempo è di 1.749, dei quali, 1.479 riparati in case private di parenti o conoscenti e 270 assistiti in strutture di accoglienza adibite nelle scuole, nelle parrocchie o in altri edifici comunali di Olbia, Torpè, Uras, Solarussa, Terralba e San Gavino. Lo fa sapere in una nota la sala operativa della Protezione Civile della Sardegna: risulta sempre un disperso a Onanì (Nuoro) per il quale sono mobilitate squadre di ricerca dei Vigili del Fuoco, mentre le persone decedute sono 16.

La Cri ha allestito tre centri di accoglienza per gli evacuati: due in provincia di Oristano, a Uras e a Solarussa, e uno a Olbia, gestito in collaborazione con altre associazioni. A Nuoro, Sassari, Bose e Cagliari sono stati creati 4 punti di raccolta viveri, coperte e vestiti. Le province di Olbia e Nuoro sono state le più colpite dall`alluvione, soprattutto i centri di Olbia, Palau, Bosa, Oristano, Terralba, Nuoro, Tropé, Solarussa. A Olbia la Croce Rossa è impegnata a tutto campo nell`azione sanitaria con il 118 per il trasporto degli infermi agli ospedali. Attualmente, l`attività dei volontari è concentrata principalmente nel supporto alle famiglie evacuate e nella distribuzione di cibo e coperte.

Croce rossa italiana attiva numero solidale
La Croce Rossa italiana ha attivato un numero solidale per sostenere la popolazione colpita dall'alluvione in Sardegna. Per donare, inviare un sms al 45500 da cellulare o da telefono fisso del valore di due euro. Il numero è aperto fino al 4 dicembre.

Il ricavato sarà utilizzato per sostenere gli interventi di soccorso e sopperire alle esigenze della popolazione colpita dall'alluvione.

Oltre al numero solidale è possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso bonifico su conto corrente bancario all'Iban IT19 P010 0503 3820 0000 0200 208 intestato a 'Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12 - 00187 Roma'.
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