POLITICA
Il governatore agli ex alleati grillini: "Guadagno solo 7.495"
Respinta la sfiducia a Crocetta che sventola la busta paga
Il governatore va avanti senza il movimento cinqustelle: "La rivoluzione di Crocetta non ha portato a niente". Lui mostra la busta paga: "Dicono che guadagno quanto Obama, non è vero"
Palermo
Il modello Sicilia non esiste più. L'Assemblea regionale siciliana ha respinto la mozione di sfiducia dei Cinquestelle al governatore Rosario Crocetta: 46 contrari (tra cui Pd, Udc, Megafono, Drs e il gruppo Articolo 4), 31 favorevoli, 13 i deputati assenti. Il voto ha scavato un solco difficilmente colmabile tra i grillini, promotori della mozione, e il governatore della Sicilia, che si sono fronteggiati in aula a viso aperto, scambiandosi accuse velenose, scomodando condottieri storici, e poeti, facendo riferimento persino a salmi sacri. Alla fine Crocetta è esausto: "Per me oggi comunque è una pagina dolorosa".
M5S: "La rivoluzione di Crocetta non ha portato a niente"
L'affondo del capogruppo del M5s, Giancarlo Cancelleri, è stato duro. Il grillino, relatore della mozione, ha citato il condottiero e politico inglese, Oliver Cromwell. "E' tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto. Siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie". Perché "questa sfiducia", ha incalzato, "l'hanno firmata i precari, i disoccupati, le famiglie, le imprese, quelle piccole e quelle medie, gli agricoltori, gli allevatori, i giovani e gli anziani: la rivoluzione di Crocetta non ha portato a niente".
Crocetta mostra la busta paga: "Dicono che guadagno quanto Obama"
Parole che hanno infuocato il governatore: 78 minuti d'invettiva quasi per intero rivolta ai cinquestelle. "Vi chiedo di non scomodare Dio", ha esordito. Poi ha alzato i toni. "Siete diventati partitocratici come tutti gli altri, siete soltanto dei politicanti, mi sento tradito da un movimento in cui credevo". Di fronte a un'Assemblea silenziosa Crocetta ha mostrato la sua busta paga: "Sono vittima di una campagna di sciacallaggio da parte dei Cinquestelle, dicono che guadagno quanto Obama, la verità è che il mio stipendio netto al mese è di 7.495 euro". "Col mio stipendio", ha proseguito, "pago l'affitto della casa a Palermo perché non vivo nell'appartamento di servizio a Palazzo d'Orleans e pago di tasca mia anche le missioni: mi rimangono 5.500 euro".
"Il mio predecessore aveva speso 400mila euro prima di dimettersi"
Ventuno minuti di numeri e cifre: per le spese di rappresentanza, quest'anno il governo ha previsto impegni per 43 mila euro rispetto agli 813 mila euro dell'anno scorso, al milione e 700 mila euro del 2011 e al milione e mezzo di euro del 2010. "Volete sapere quanto ho speso dei fondi riservati al presidente? Zero", ha tuonato, ricordando che il suo predecessore, Raffaele Lombardo, aveva speso 400 mila euro prima di dimettersi. Poi ha ribattuto punto per punto alle critiche degli altri deputati dell'opposizione, parlando dell'azione amministrativa compiuta "in questo primo anno di governo" e bollando la mozione come "un atto intriso di pregiudizio, perché non si può presentare una sfiducia ad appena un anno dall'inizio della legislatura".
M5S: "La rivoluzione di Crocetta non ha portato a niente"
L'affondo del capogruppo del M5s, Giancarlo Cancelleri, è stato duro. Il grillino, relatore della mozione, ha citato il condottiero e politico inglese, Oliver Cromwell. "E' tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto. Siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie". Perché "questa sfiducia", ha incalzato, "l'hanno firmata i precari, i disoccupati, le famiglie, le imprese, quelle piccole e quelle medie, gli agricoltori, gli allevatori, i giovani e gli anziani: la rivoluzione di Crocetta non ha portato a niente".
Crocetta mostra la busta paga: "Dicono che guadagno quanto Obama"
Parole che hanno infuocato il governatore: 78 minuti d'invettiva quasi per intero rivolta ai cinquestelle. "Vi chiedo di non scomodare Dio", ha esordito. Poi ha alzato i toni. "Siete diventati partitocratici come tutti gli altri, siete soltanto dei politicanti, mi sento tradito da un movimento in cui credevo". Di fronte a un'Assemblea silenziosa Crocetta ha mostrato la sua busta paga: "Sono vittima di una campagna di sciacallaggio da parte dei Cinquestelle, dicono che guadagno quanto Obama, la verità è che il mio stipendio netto al mese è di 7.495 euro". "Col mio stipendio", ha proseguito, "pago l'affitto della casa a Palermo perché non vivo nell'appartamento di servizio a Palazzo d'Orleans e pago di tasca mia anche le missioni: mi rimangono 5.500 euro".
"Il mio predecessore aveva speso 400mila euro prima di dimettersi"
Ventuno minuti di numeri e cifre: per le spese di rappresentanza, quest'anno il governo ha previsto impegni per 43 mila euro rispetto agli 813 mila euro dell'anno scorso, al milione e 700 mila euro del 2011 e al milione e mezzo di euro del 2010. "Volete sapere quanto ho speso dei fondi riservati al presidente? Zero", ha tuonato, ricordando che il suo predecessore, Raffaele Lombardo, aveva speso 400 mila euro prima di dimettersi. Poi ha ribattuto punto per punto alle critiche degli altri deputati dell'opposizione, parlando dell'azione amministrativa compiuta "in questo primo anno di governo" e bollando la mozione come "un atto intriso di pregiudizio, perché non si può presentare una sfiducia ad appena un anno dall'inizio della legislatura".