ITALIA
"Non siamo bugiardi, tantomeno male informati"
Coronavirus. Burioni: "Primi sei casi in Italia, niente panico. Ma asintomatici trasmettono virus"
"Non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus" dice il virologo
"Abbiamo sempre sostenuto che i pazienti asintomatici potevano trasmettere la malattia - ha proseguito- ci hanno dato dei bugiardi e dei male informati. Abbiamo sempre sostenuto che l'isolamento delle persone provenienti dalla Cina era l'unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia: ci hanno detto che eravamo allarmisti e fascio-leghisti. Ora spero che sia evidente che in entrambi i casi avevamo ragione. Era facile avere ragione, perché bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall'ideologia o da secondi fini".
Dal primo giorno ho sostenuto che la pericolosità di questo virus sta nella contagiosità degli asintomatici. Dal primo giorno alcuni mi hanno dato contro. Dal secondo giorno i fatti hanno dimostrato che avevo (purtroppo) ragione. https://t.co/HXqF9bzaB5
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 20, 2020
Burioni invita poi a non avere panico: "Allo stesso modo adesso vi diciamo: niente panico. I casi sono solo sei, non stupiamoci se ce ne saranno altri: però, quello che dobbiamo fare è bloccare ora questo virus. La modalità è semplice: tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Volontaria, obbligatoria, con la porta chiusa o con la porta aperta non importa. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso deve valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in Italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti".
Conclude infine il virologo: "Ripeto, niente panico. Niente polemiche. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus".