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POLITICA

Il prossimo Dpcm

​Italia in zona rossa nel fine settimana. Stop spostamenti tra Regioni fino al 15

Speranza: "valutiamo prossimo week end zona rossa", "la variante inglese preoccupa per la velocità del contagio"

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È terminato in serata il vertice tra il governo e le regioni per illustrare le ipotesi sulle misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di natale. Da quanto emerge, riguardo ai nuovi provvedimenti, sarà fatto un ulteriore passaggio di governo. Per l'esecutivo erano presenti i ministri per le autonomie e per la salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Tra i governatori, erano presenti Toti, Zaia, Bonaccini e Toma.

"Dobbiamo usare precauzioni serie perché la variante inglese del covid ci preoccupa per la velocità di contagio". Così il ministro della salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice con le regioni ha sintetizzato il punto di vista dell'esecutivo. La paura della terza ondata fa cambiare, almeno temporaneamente, i criteri per assegnare le regioni alle zone gialla, arancione o rossa. Salta il meccanismo legato ai 21 indici stabilito con il Comitato Tecnico scientifico. 

Tutti in zona rossa nei fine settimana
"Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti tireremo le somme con il governo". Così il ministro Speranza, al termine del vertice con le regioni. Una ripresa dei contagi nel pieno della campagna vaccinale è un rischio che esecutivo e comitato tecnico scientifico non vogliono correre.  ​Per i comuni sotto i 5 mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del capoluogo di provincia. 

Spostamenti bloccati tra regioni 
Si dovrà valutare anche l'ipotesi se bloccare gli spostamenti tra le regioni ancora tra il 7 ed il 15 gennaio. Resta il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. E' un'altra delle ipotesi emersa durante il vertice. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe prorogata fino al 15 del mese. Tra le altre ipotesi che trapelano dal vertice, una soglia Rt necessaria per far scattare la fascia arancione 'rivista' a 1, invece dell'attuale 1,25. E abbassamento anche di quella necessaria per far scattare la zona rossa: con Rt a 1,25 invece dell'attuale 1,50.

I dati della cabina di regia per il monitoraggio delle regioni sono previsti l'8 gennaio. Da quanto emerge dal vertice, un certo numero di regioni che dovrebbe cambiare fascia, il passaggio avverrà l'11 gennaio.

Governatori: per riapertura superiori aspettare monitoraggio
Scuole elementari e medie tornano in presenza dal 7 gennaio, mentre sulla riapertura delle superiori diversi governatori ritengono che sia decisivo aspettare l'esito del monitoraggio, previsto l'8 gennaio. Secondo quanto si apprende dal vertice tra regioni e governo, i governatori sono quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori. Diversi governatori sarebbero anche concordi sulla modifica in senso restrittivo dell'Rt per definire le zone 'colorate'.
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