Coronavirus
In Europa oltre centomila contagi in un giorno, per la prima volta dall'inizio della pandemia
A Madrid stato d'allarme. Francia: "Bisognerà fare i conti con il virus fino alla prossima estate". Merkel: nuova stretta se la curva non si abbassa
Oltre centomila contagi in un giorno,per la prima volta dall'inizio della pandemia: l'Europa si prepara a gestire una seconda ondata di Covid-19, che si annuncia aggressiva come quella di primavera. Per farvi fronte, la Germania non ha escluso nuove restrizioni entro pochi giorni se la curva dei nuovi contagi non si stabilizzasse.
A Madrid, avvitata in una spirale da incubo da settimane, il governo spagnolo ha decretato lo stato d'allarme. Mentre in Francia le autorità sanitarie hanno spiegato che bisognerà fare i conti con il virus fino alla prossima estate. Per la Germania, che insieme all'Italia è l'unico grande Paese europeo con una crescita dei casi ancora relativamente sotto il livello di guardia, si annunciano giorni decisivi. Lo ha detto apertamente Angela Merkel incontrando i sindaci di 11 grandi città. Sarete "il banco di prova per capire se riusciremo a tenere sotto controllo la pandemia, come abbiamo fatto per mesi, o se perderemo il controllo", ha affermato la cancelliera. Avvertendo che se entro 10 giorni la curva dei contagi (finora arrivata a oltre 4.000 al giorno) non si appiattisse, "ulteriori misure restrittive sarebbero inevitabili". Un nuovo colpo per metropoli come Berlino e Francoforte, dove è già in vigore il coprifuoco notturno dei locali.
L'epicentro europeo dell'epidemia resta ancora sull'asse Spagna-Francia-Gran Bretagna. Di fronte all'esplosione del numero di casi nella regione di Madrid, il governo spagnolo ha dichiarato uno "stato di allerta" nella capitale e in diversi comuni limitrofi: un atto di forza teso a ripristinare la chiusura parziale che era stata annullata dalla magistratura, dopo un ricorso delle autorità locali, preoccupate per il crollo dell'economia. Per il premier Pedro Sanchez, in questo momento, la priorità è "proteggere la salute dei madrileni".
A Parigi lo stato d'allerta è una realtà da diversi giorni.In tutta la Francia, che viaggia stabilmente oltre i 10.000 nuovi contagi quotidiani, lo scenario è di "sei mesi difficili". Lo hanno chiarito le autorità sanitarie del Consiglio scientifico, spiegando che a maggio soltanto il 4,5% della popolazione aveva sviluppato anticorpi contro il coronavirus. Quindi, è stato rilevato, nella prima ondata solo una minoranza è stata in contatto con il Covid.
Anche la Gran Bretagna sta attraversando una "fase pericolosa", ha riconosciuto il ministro della Salute britannico Matt Hancok all'indomani del record di 17.000 nuovi contagi nel Regno. Il governo conservatore, pressato dai laburisti ma anche dai suoi parlamentari, ha annunciato l'aumento dei sussidi ai salari peri lavoratori delle aziende costrette a rimanere chiuse per motivi di sicurezza, nell'ambito del nuovo lockdown che sta coinvolgendo milioni di persone. Ciò non toglie, tuttavia, che per il premier Boris Johnson potrebbe arrivare il momento di un'ulteriore stretta.