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SALUTE

Coronavirus

Inps: sospesi accertamenti esistenza in vita 2019-2020 pensionati all'estero

La seconda fase del processo di verifica avrà inizio con l’invio delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita ai pensionati all'estero nel corso del mese di agosto 2020

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di Tiziana Di Giovannandrea A seguito della pandemia di Covid–19, l’Inps ha deciso, concordando l'operazione con Citybank, di sospendere tutte le attività connesse all’accertamento generalizzato dell’esistenza in vita riferito agli anni 2019-2020 per i pensionati residenti all'estero.

L'Istituto di Previdenza ne ha dato notizia tramite una nota spiegando che l'operazione è stata avviata per salvaguardare la salute dei pensionati all'estero e di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di verifica.

"Fermo restando che qualunque decisione potrà essere rivista alla luce dell’evoluzione della situazione epidemiologica internazionale in atto, la seconda fase del processo di verifica avrà inizio con l’invio delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita ai pensionati nel corso del mese di agosto 2020; tali attestazioni dovranno pervenire a Citibank entro il mese di dicembre 2020", sottolinea l'Inps.

"Nel caso in cui l’attestazione - prosegue l'Istituto -  non sia prodotta entro il termine sopraindicato, il pagamento della rata di gennaio 2021, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro la seconda metà del mese di gennaio 2021, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di febbraio 2021", conclude l'Inps. 
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