La lotta all'epidemia
Coronavirus, università e scuole chiuse fino a metà marzo in tutta Italia
La decisione durante la riunione di questa mattina a Palazzo Chigi. Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, rimanda però l'ufficializzazione del provvedimento: "Attendiamo il parere del comitato tecnico-scientifico". Intanto, l'Esercito ha inviato nel Lodigiano i primi medici. Altri 10 positivi, anche due assessori della Regione Emilia Romagna. Prima vittima in Piemonte
Scuole e università chiuse in tutta Italia, fino a metà marzo. Sono poche righe battute dalle agenzie ad annunciare la misura decisa dal governo nel corso della riunione di questa mattina. Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha però rimandato di qualche ora l'ufficializzazione del provvedimento: "Abbiamo chiesto al comitato tecnico-scientifico una valutazione, un parere, se lasciare aperte le scuole, se chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento. Questa decisione arriverà nelle prossime ore" ha detto, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi.
Ecco, intanto, alcuni passaggi della bozza del Dpcm che sta circolando in questo momento. Le limitazioni agli eventi e alle attività in luogo pubblico su cui sta lavorando il governo avranno effetto fino al 20 marzo.
-Stop eventi pubblici, teatri e cinema
"Sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri). E' quanto si legge in una bozza del dpcm che contiene le nuove misure legate al contrasto del coronavirus. Sospensione, quindi, di tutte le manifestazioni "che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro".
-Rinvio di tutti i convegni e congressi
E' previsto il "rinvio di tutte le attività convegnistiche e congressuali". Prevista, si legge ancora, la "sospensione di congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali, per il personale sanitario e il personale che garantisce i servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità".
-Competizioni sportive solo a porte chiuse
Si potranno tenere eventi e competizioni sportive ma a porte chiuse. E' quanto prevede la bozza di Dpcm sul tavolo del premier Conte e dei ministri. Le manifestazioni restano invece sospese nelle "zone rosse". Previsto il divieto delle trasferte per i tifosi che risiedono nelle Regioni di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e Savona.
-Evitare abbracci e strette di mano
"Lavaggio frequente delle mani; starnutire o/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; mantenimento nei contatti sociali di una distanza interpersonale di almeno un metro; evitare abbracci e strette di mano; evitare scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive"
-Piscine e palestre aperte, ma rispetto delle norme igieniche
"Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo sono consentiti esclusivamente nel rispetto delle raccomandazioni previste dalla lettera g)" ossia mantenendo le misure di precauzione nei contatti sociali con distanza di sicurezza e norme di igiene.
-Favorire attività all'aperto
Una raccomandazione ai Comuni, agli enti territoriali, le associazioni culturali e sportive affinché offrano attività ricreative individuali alternative che promuovano e favoriscano le attività all'aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio.
-Gli anziani limitino le uscite, no a luoghi affollati"
"Raccomandazione a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro" recita la bozza.
-No accompagnatori in pronto soccorso
"Divieto per accompagnatori dei pazienti di permanenza nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage". La bozza prevede anche la "limitazione dell’accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti e non, ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione".
Nel pomeriggio riunione tra Conte e presidenti Regioni
Riunione tra il premier Giuseppe Contee i presidenti delle Regioni prevista nel pomeriggio a Palazzo Chigi. All'incontro, a quanto si apprende, prenderanno parte di persone il governatore della Liguria Giovanni Toti e quello del Lazio Nicola Zingaretti. Stefano Bonaccini, Luca Zaia e Attilio Fontana vi parteciperanno in video conferenza. Possibile anche la presenza di Nello Musumeci e Alberto Cirio.
Mappa genetica: 3 virus isolati in Italia
E' stata ottenuta in Italia la mappa genetica completa dei ceppi del coronavirus SarsCoV2 in circolazione in Italia. Il risultato è stato ottenuto dal gruppo dell'Università Statale di Milano e dall'Ospedale Sacco, coordinato da Gianguglielmo Zehender, Claudia Balotta e Massimo Galli, lo stesso che aveva isolato i 3 ceppi del virus nell'area di Codogno. Lo rende noto la stessa università. Dalla sequenza genetica emerge la parentela con i virus in circolazione in altri Paesi europei e conferma l'origine dalla Cina.
Intanto, è pronto il piano del Governo per aumentare i posti di terapia intensiva sul territorio. E' delineato in una circolare del ministero della Salute. Si prevede un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Prevista la "rimodulazione locale delle attività ospedaliere", ed è "necessario ridistribuire il personale sanitario per l'assistenza, con un percorso formativo 'rapido', qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici". Il percorso formativo "rapido", indicato nella circolare del ministero, è destinato a infermieri e medici da dedicare alle aree di terapia sub-intensiva. A tal fine, si raccomanda l'utilizzo dei corsi Fad (Formazione a distanza) disponibili presso l'Istituto superiore di sanità. Indicato poi l'utilizzo delle strutture private accreditate "per ridurre la pressione sulle strutture pubbliche mediante trasferimento e presa in carico di pazienti non affetti da Covid-19". Per garantire inoltre il trasporto dei pazienti critici, la circolare indica che "dovranno essere costituiti pool di anestesisti-rianimatori provenienti non solo dalla Regione interessata, ma anche da altre Regioni meno interessate". Bisognerà poi identificare anche "una o più strutture-stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19". La circolare è stata pubblica l'1 marzo 2020 ed è indirizzata a Protezione civile, ministeri, assessorati, federazioni degli ordini e istituzioni sanitarie.
Nel frattempo, l'Esercito ha inviato nel Lodigiano i primi medici chiesti dalla sanità lombarda alla Difesa. Si tratta di un cardiologo, due anestesisti e quattro infermieri professionisti in rinforzo agli ospedali. Tutti provengono dal Centro Ospedaliero dell'Esercito di Milano.
Il sindaco di Codogno lancia l'allarme: bloccate 3.400 attività
"Stiamo rispettando in modo assolutamente responsabile le direttive date dal Governo, ma ci sono 3.400 attività che sono ormai bloccate da venti giorni. Moltissime di queste, che sono piccole o piccolissime imprese, se purtroppo non riusciranno ad avere un sostegno e anche la possibilità dopo di lavorare, rischieranno di non avere mai più una riapertura, Questo ci preoccupa" ha detto il sindaco di Codogno, Francesco Passerini. "Ieri ho avuto una chiamata diretta con la viceministro della Salute, che ringrazio perché è stata assolutamente disponibile nell'ascoltare le problematiche, ma per il resto dal Governo manca quella che è una presenza sul territorio e la presa incarico dei problemi delle persone. Condivido questo sentimento anche con gli altri sindaci".
Si registrano, nel frattempo, le prime conseguenze extra sanitarie con camionisti che non vogliono entrare in Italia non tanto per la paura di contrarre il coronavirus ma perché "rischiamo la quarantena" che potrebbe essere loro imposta al ritorno in patria, fermandoli per 15 giorni. "Un mezzo pesante, proveniente dalla Germania, che avrebbe dovuto consegnare materiali a Gorizia per i lavori di sistemazione di una scuola, è rimasto fermo al Brennero, perché non si trovano autisti disposti a guidarlo in Italia" rende noto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.
La merce trasportata dal camion ha attraversato regolarmente l'Austria, ma poi si è fermata all'ingresso in Italia. "Questo, purtroppo, fa capire l'assoluta necessità di abbassare i toni, pur nell'ambito di una comunicazione trasparente, perché altrimenti rischiamo davvero di mettere in ginocchio l'economia italiana e di fermare il Paese" ha concluso Ziberna.
Altro allarme, poi, quello lanciato da Confturismo-Confcommercio che indica in oltre 7 miliardi la perdita in arrivo. Nel prossimo trimestre, 1 marzo - 31 maggio, sono previsti 31,625 milioni di turisti in meno in Italia. "La situazione è drammatica per tutto il comparto", afferma il presidente,Luca Patanè. "Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di una comunicazione mediatica molto più letale del virus".
Spot francese offende l'Italia, le scuse di Canal+
Nuovo scontro sull'asse Parigi-Roma. Provocazioni francesi sull'emergenza Coronavirus che gli italiani non possono accettare. L' intento - scrive La Nazione - era di fare della satira, ma il risultato è stato disastroso. La messa in onda sul canale francese Canal+ di un video contro l'Italia ha suscitato aspre polemiche nel nostro Paese e la richiesta di scuse, poi arrivate. L' emittente d' Oltralpe ieri - spiega il quotidiano La Nazione - ha trasmesso uno spot di una inesistente 'pizza corona', prodotta in un fantomatico forno italiano. Nello sketch di venti secondi, un pizzaiolo malaticcio tossisce ripetutamente e addirittura sputa catarro su una pizza appena sfornata.
La protesta di Roma non si è fatta attendere: il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha chiesto all'emittente di "rispettare i nostri prodotti e il Made in Italy, eccellenze che non hanno pari nel mondo" e ha sottolineato che in queste circostanze «i media avrebbero l'obbligo morale di fornire un'Informazione corretta e trasparente sulla reale dimensione del fenomeno in Italia. L'indignazione italiana - si legge - ha costretto l'emittente privata a rimuove lo spot. Canal+ "si scusa coi nostri amici italiani per la trasmissione di una breve sequenza di pessimo gusto, soprattutto nel contesto attuale", ha detto un portavoce.
Il punto della Protezione civile
2263 contagiati, 1000 in isolamento, 229 in terapia intensiva, 79 i deceduti, ma anche 160 guarigioni. Il punto del capo della Protezione civile. Questi i dati comunicati ieri dal commissario Angelo Borrelli, cui si aggiungono i due casi emersi in serata, un prete di Udine e un consigliere del Friuli Venezia Giulia- e altri 10 di oggi e il primo morto in Piemonte. Per quanto riguarda i nuovi casi di positività si tratta di un anziano (proveniente dal Molise) risultato positivo nel Frusinate. E' stato trasferito allo 'Spallanzani'; di un uomo di Vasto, attualmente ricoverato in isolamento all'ospedale San Pio. Il campione è stato inviato all'Istituto Superiore di Sanità per le contro analisi; un 31 enne positivo a Chiusi, dove il sindaco ha chiuso tutte le scuole (15 giorni per le primarie e quattro per tutte le altre); un caso positivo a Pontremoli, chiuse le scuole; un 50 enne di Livorno, ricoverato in rianimazione; una paziente del Campus Bio-medico di Roma; due assessori della Regione Emilia Romagna: sono il neo assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, e della neo assessora alla Montagna Barbara Lori; un primo caso a Forio d'Ischia, un turista proveniente dalla Lombardia; e un carabiniere in servizio presso al stazione di Fornovo, in provincia di Parma. Quanto alla vittima in Piemonte, si tratta di un uomo di 80 anni circa che era ricoverato nell'ospedale di Tortona, nell'Alessandrino.
Spallanzani: no focolaio nel Lazio. 22 casi di cui 3 gravi
"Non c'è un focolaio nel Lazio. In tutto sono 22 i casi positivi (due sono i cinesi, ndr) di cui 3 gravi". 56 in tutto i pazienti ricoverati allo Spallanzani di Roma. "Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni a eccezione di tre che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio". "Tutti i casi positivi, al momento, ancora presentano un link epidemiologico con le aree del Nord del Paese o con un caso confermato" recita il bollettino odierno.
Isolamento temporaneo nave a Genova, 50 a bordo
Il traghetto Rhapsody della compagnia Grandi Navi Veloci è in isolamento nell'area della riparazioni navali di Genova con a bordo una cinquantina di marittimi.L'Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della Salute ha comunicato alla Capitaneria di Porto del capoluogo ligure che un passeggero sbarcato lo scorso 27 febbraio nel porto di La Goulette, in Tunisia, è risultato positivo al virus.
Per i 50 marittimi a bordo della nave, che ha poi raggiunto il porto di Genova dove doveva essere sottoposta a lavori di manutenzione, è quindi scattato l'isolamento in attesa che finiscano i controlli di rito.
Dl coronavirus: via libera definitivo del Senato all'unanimità a norme sanitarie
Via libera definitivo sostanzialmente all'unanimità dell'Aula del Senato al decreto legge con le misure sanitarie per fronteggiare l'emergenza. Il disco verde è arrivato con 234 sì e 5 astenuti sul testo già approvato dalla Camera. La conversione in legge del Parlamento arriva a 10 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento, lo scorso 23 febbraio.
Gli articoli da 1 a 3 del decreto legge demandano a uno o più decreti del presidente del Consiglio la definizione di misure per il contenimento della diffusione del Covid-19 e la gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica. Resta fermo, per i casi di estrema necessità e urgenza, il potere del ministro della Salute, delle Regioni e dei Sindaci di emettere ordinanze, nelle more dell'adozione dei suddetti decreti. Sulla base di questi articoli sono stati emanati il Dpcm 23 febbraio 2020, il Dpcm 25 febbraio 2020 e (in via sostitutiva di questi decreti nonché delle precedenti ordinanze) il Dpcm 1 marzo 2020. Questo reca disposizioni valide fino all'8 marzo 2020, salvi diversi termini specifici previsti e prevede misure che riguardano tutto il territorio nazionale, le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, alcune Province e i Comuni della 'zona rossa'. L'articolo 4 incrementa di 20 milioni le risorse stanziate nel 2020 per fronteggiare questa emergenza sanitaria.