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POLITICA

Viaggio della memoria ad Auschwitz-Birkenau

Cracovia, duecento giovani nei luoghi della Shoah

Ad accompagnarli anche il ministro dell'istruzione Stefania Giannini che commentando gli attentati di Parigi ha detto: “L’Europa è solida, Non è sotto attacco dal punto di vista culturale”

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di Silvia Balducci Toccare con mano i luoghi della storia, perché gli errori del passato non si ripetano più. Con questo spirito sono partiti da tutta Italia i 200 ragazzi arrivati a Cracovia per visitare l’ex ghetto della città e i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Con loro, oltre al  ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, anche tre sopravvissuti alla Shoah, Sami Modiano e le sorelle Andra e Tatiana Bucci.
 
Una visita che cade in un momento particolare e non solo perché il prossimo 27 gennaio si celebreranno i 70 anni dalla liberazione del campo di Auschwitz. Dopo gli attentati di Parigi e l’allarme terrorismo in Belgio, infatti, l’Europa ha riscoperto la paura e il fondamentalismo.
 
Al di là “di qualche punta di fragilità, però, l’Europa ha una struttura culturale solida. Non è sotto attacco dal punto di vista culturale” afferma da Cracovia il ministro dell’Istruzione. Ciò che serve, aggiunge: “E’ recuperare il senso di orgoglio delle tradizioni europee, occidentali”.
 
Rispetto al rischio antisemitismo in Italia, il ministro ha detto che non ci sarebbero nel nostro paese focolai, ma solo "frange che non attecchiscono come succede invece in altri Paesi".
 
Dopo la visita per le vie dell’ex ghetto, all’interno della sinagoga di Tempel è stato anche rinnovato il protocollo con l’Unione delle comunità ebraiche italiane, un impegno per diffondere la cultura del rispetto interreligioso e della tolleranza. Perché tutto parte e deve partire dalla scuola.
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