POLITICA
Il discorso da presidente di turno dell'Ue
Dal "selfie" a "Telemaco", il Renzi-vocabolario dell'esordio a Strasburgo
Il premier italiano, nel discorso inaugurale del semestre italiano, parla di "selfie" e "Smart Europe" e cita Telemaco e Pericle
Citazioni dotte e vocabolario 2.0 dunque nell’intervento di Renzi a Strasburgo. Un intervento ricco di termini di uso assolutamente quotidiano, come appunto il selfie, ma altrettanto assolutamente estranei ai palazzi della politica e ai discorsi ufficiali.
A Strasburgo, all'Europarlamento, hanno guadagnato dignità istituzionale il già citato “selfie”, l’autoscatto che ci si fa per la gioia di postarlo sui social network, e Google Maps, assurto a metro di valutazione per la dignità di un continente. Il primo citato per raccontare lo stato dell'arte dell'Unione e il secondo per chiarire le aspirazioni geopolitica della stessa. E poi il “Climate Exchange”, vale a dire il cambiamento climatico, declinato per la costruzione di una “Smart Europe”, di un'Europa più semplice ed "intelligente".
Ma nell’intervento del premier italiano, non solo neologismi degni di un giovane primo ministro che vuole rottamare evidentemente anche i modi del linguaggio, ma spazio anchealle citazioni classiche, a partire dalla generazione dei 30/40enni, quella di cui fa parte Renzi stesso, che devono sentirsi come Telemaco, il figlio di Ulisse e Penelope che nell’Odissea di Omero non deve rimanere inerte in attesa dell’eredità paterna. E poi Anchise, padre di Enea, e l’eroe troiano stesso. E ancora Pericle e Cicerone, figure emblematiche della cultura e della politica ateniese e romana, ed infine, Aristotele, Archimede, Dante e Leonardo, citati per tracciare un parallelo tra il passaggio di consegne odierno della presidenza continentale tra la Grecia e l’Italia e quelli che furono i principali attori del mondo classico.