POLITICA
L'Assemblea M5s
Di Maio: dobbiamo avviare una nuova organizzazione
In giornata il voto sulla piattaforma Rousseau
Fra gli interventi si segnala quello di Gianluigi Paragone il giornalista-senatore che gli ha chiesto di rinunciare a una parte degli incarichi. Chiede lui a Di Maio di confermare la fiducia nei suoi confronti, dice di essere stato frainteso, che i giornalisti che lo hanno intervistato non hanno riferito correttamente il suo pensiero, ma non convince troppo i colleghi. Il presidente della Camera prende la parola per un distinguo procedurale: "Se si parla di governo me ne vado, torno quando si parla del Movimento". Ma poi resta, l'assemblea d'altronde, iniziata dopo le 21, è ancora in corso oltre la mezzanotte.
Clima tranquillo, giura chi partecipa alla riunione, anche perché l'apertura di una crisi significherebbe per molti la probabilità di tornare a casa e non poter fare un'altra legislatura: perché al secondo mandato o perché appare al momento improbabile un corposo recupero di consensi del M5S, che ha perso in poco più di un anno circa metà dei suoi voti. Quanto alle prospettive del governo, gli uomini di Di Maio brontolano per la lettera dell'Ue sui conti pubblici: "Debito del 2018? Roba di Gentiloni, ma scrivono a noi...". E giurano di vedere prospettive meno fosche di quelle immaginate a Bruxelles, anche per l'andamento "migliore del previsto" dei risultati della lotta all'evasione.
Quanto all'offensiva politica di Matteo Salvini, "se la Lega ha pronte le proposte sulla flat tax e l'autonomia differenziata, noi siamo pronti a leggerli". La sfida continua, domani è un altro giorno ma il M5S per il momento non vuole far cadere la sedia su cui siede il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
L'intervento di Fico
"Se io devo dirvi oggi che cosa siamo, se devo fare una radiografia di questo Movimento, la mia risposta è che non lo so. Non lo so più che cos'è questo Movimento". Queste, a quanto apprende l'Adnkronos, le parole pronunciate da Roberto Fico nel corso dell'assemblea congiunta M5S. Parole che hanno ricevuto l'apprezzamento dei parlamentari, che hanno applaudito il presidente della Camera. "Se fossi fuori dal Movimento, lo potrei votare questo Movimento se non comprendo che cosa è? Quali sono i nostri valori e i nostri principi?". Fico ha poi contestato il voto sulla piattaforma Rousseau.
L'annuncio di ieri sul voto sulla piattaforma Rousseau
In mattinata, Di Maio aveva scritto sul blog delle Stelle: "Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico, perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato".
La domanda a cui dovranno rispondere gli utenti è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle? Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di oggi 30 maggio, spiega Di Maio sul blog.
Anche Casaleggio sostiene Di Maio
Il presidente dell'associazione Rousseau, Davide Casaleggio, dà il suo pieno sostegno al capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio. "Apprezzo sempre le scelte coraggiose e in questo caso ancora di più - afferma Casaleggio su facebook - perché la decisione di Luigi mostra non solo coraggio, ma anche grande coerenza e rispetto di un capo politico per i principi e i valori del Movimento Cinque Stelle". "Quando un'intera comunità può partecipare a scelte importanti - aggiunge il regista della struttura comunicativa del Movimento - è sempre positivo".