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POLITICA

Movimento 5 Stelle

Di Maio: il caso dei mancati versamenti "sarà un boomerang per i partiti"

Il candidato premier pentastellato: le regole del M5s sono una garanzia per gli italiani. Diffusi i primi 10 nomi dei parlamentari che sarebbero coinvolti. Ivan Della Valle lascia il Movimento

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Luigi di Maio contrattacca sul caso dei mancati versamenti da parte di alcuni parlamentari 5 Stelle, che hanno creato un "buco" di quasi un miliardo e mezzo nel fondo per il microcredito alle aziende.
"Questa vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando perché ora per i cittadini è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati fino all'ultimo centesimo", dice il candidato premier al comitato elettorale del Movimento 5 stelle a Roma.

"Il tempo di concludere le verifiche e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre e questa è una garanzia per gli italiani", ha aggiunto Di Maio, secondo quanto riferiscono fonti del M5S.

Le Iene: ecco i primi 10 parlamentari M5s coinvolti 
"Secondo la fonte delle Iene, ad avere falsificato le restituzioni di parte degli stipendi al Fondo per il microcredito sarebbero stati questi parlamentari dei Cinque stelle: Silvia Benedetti; Massimiliano Bernini; Maurizio Buccarella; Elisa Bulgarelli; Andrea Cecconi; Emanuele Cozzolino; Ivan Della Valle; Barbara Lezzi; Carlo Martelli; Giulia Sarti". E' quanto si legge sul sito delle Iene, la trasmissione di Italia1, che pubblica nuovi contenuti sulla vicenda. "E non è finita. Prossimamente vi daremo nuovi aggiornamenti", assicurano Le Iene.

Il controllo bancario a Montecitorio con le Iene
Di Maio si è presentato stamattina negli uffici dell'Istituto di credito che  è a Montecitorio. In sua compagnia, oltre allo staff M5S, c'era l'inviato de "Le Iene", Filippo Roma, tra gli autori dell'inchiesta sulle "restituzioni" dei parlamentari M5S. La presenza di Di Maio in banca mostrerebbe la volontà del leader di fare chiarezza sulla vicenda: presumibile che abbia chiesto allo sportello bancario di fornirgli copia dei bonifici al Fondo per il microcredito del Ministero dello Sviluppo sul quale i pentastellati devolvono parte del loro stipendio.       

"Via chi ha tradito"
Ma il clamore suscitato dall'inchiesta delle Iene sull'affaire 'rimborsopoli' non diminuisce. Il Movimento ha avviato un'inchiesta interna: "Stiamo facendo tutte le verifiche" dice il candidato premier e vicepresidente della Camera. "Dal Movimento senz'altro li cacciamo" aggiunge riferendosi ai parlamentari che hanno omesso di versare parte delle proprie indennità al fondo per il Microcredito. "Chi ha violato le nostre regole", chi ha "tradito i nostri principi sarà cacciato dal Movimento. Chi non risulterà in regola per me è già fuori" ribadisce dopo aver dimostrato carte alla mano alla troupe della trasmissione di Mediaset di aver restituito o rinunciato negli ultimi 5 anni a più di 370.000 euro. Come lui hanno fatto altri volti noti del movimento, come Danilo Toninelli e Barbara Lezzi. 

Ivan Della Valle lascia il Movimento
"Ho sbagliato e ho deluso tutti: colleghi, amici, collaboratori, gli attivisti che mi hanno sempre sostenuto. Non mi soffermo sui problemi finanziari e personali che mi hanno portato a tutto questo, non sono scusanti". Così, dopo essere finito nella lista de Le Iene, il deputato M5s, Ivan Della Valle sulla sua bacheca Fb dove saluta gli attivisti: "Questo sarà il mio ultimo post come rappresentante del M5s". Della Valle, essendo al secondo mandato, non era ricandidato. 

Renzi: non si sa più chi è candidato 
I partiti avversari, a poche settimane dal voto, non rinunciano ad affondare il colpo. Matteo Renzi non si lascia sfuggire l'occasione. "Chi vota per i 5 stelle elegge scrocconi e truffatori, sono loro stessi a definirli cosi'", dice il segretario del Pd prima di chiedere a Di Maio di dire "quanti sono realmente coinvolti". "La vicenda - spiega - non è importante per il fatto dei soldi che mancano, il punto problematico semmai è che alla fine con questo meccanismo non si sa più chi è il candidato, ogni giorno Di Maio dice questo non è dei nostri, ci vergogniamo, ma nella scheda elettorale ci sono i loro nomi e un cittadino che vuole votare 5 stelle non è che può fidarsi del blog". 

Berlusconi: Di Maio non in grado di governare
Anche Silvio Berlusconi non risparmia un attacco: "Di Maio non è stato capace di prendere una laurea, come potrebbe essere in grado di governare un Paese. Ci sono voci in  giro che ci deve essere un altro dietro a Di Maio, il magistrato più spinto della sinistra italiana, che potrebbe essere il reale candidato a 5 Stelle".  

Pizzarotti: il Movimento è morto da tempo 
E le critiche ai 5 stelle si moltiplicano, anche sull'onda della notizia dell'autosospensione decisa dal senatore Maurizio Buccarella. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ex del Movimento, commenta: "Trovo grave che siano al momento i 'caporali', le persone più visibili, ad aver falsificato le rendicontazioni", "sono quelli che mi attaccavano dicendo che non ero degno a loro avviso, i più puri facevano queste cose". Per Pizzarotti "il Movimento è morto da tempo, ora tante persone lo chiamano 'il partito di Di Maio'".
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