Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Dl-Clima-bonus-mobilita-per-rottamare-auto-a-1500-euro-ma-scatta-gia-nel-2019-179019cb-4641-493d-8f85-ddbfd7655ed6.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Dl Clima: 'bonus mobilità' per rottamare l'auto scende a 1.500 euro, ma scatta già nel 2019

Da quest'anno con 5 milioni, poi 100 milioni nel 2020 e 2021. Altri interventi fiscali per l'ambiente in Manovra

Condividi

Scende a  1.500 euro il "bonus mobilità" per rottamare le vecchie auto  e dotarsi di un abbonamento ai mezzi pubblici, ma scatta dal  2019, con una prima dotazione di 5 milioni. Lo prevede  l'ultima bozza del decreto legge Clima. Il testo è al vaglio degli altri ministeri, in  particolare Economia e Infrastrutture, ma ieri il ministro  dell'Ambiente Sergio Costa ha confermato che punta a far  partire il bonus già quest'anno. Il 'Fondo buono mobilità''  sarà dotato di 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e  2021.

Il sostegno è riservato "ai residenti nei Comuni  interessati dalle procedure di infrazione comunitaria che  rottamano, entro il 31 dicembre 2021, autovetture omologate  fino alla classe Euro 4" e può essere utilizzato entro tre anni "per l'acquisto, anche a favore di un convivente, di  abbonamenti al trasporto pubblico locale e di altri servizi  nonché per l'abbonamento a sharing mobility con veicoli  elettrici o a emissioni ridotte". Il 'buono mobilità' non  costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva  ai fini dell'Isee.

La bozza del  decreto ancora in 14 articoli istituisce una Piattaforma per  il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità  dell'aria; prevede un Programma strategico per "il rinnovo  integrale, entro cinque anni, dei mezzi di trasporto pubblico  locale con mezzi a basso o nullo impatto ambientale", con una  ricognizione sugli investimenti disponibili a legislazione  vigente; disposizioni per la promozione del trasporto  scolastico sostenibile con uno stanziamento di 20 milioni;  azioni per il rimboschimento (15 milioni); l'istituzione del  titolo di "Città verde d'Italia" da conferire a tre diversi  centri italiani (9 milioni in tre anni) per progetti  cantierabili; il potenziamento della Via e l'introduzione  dell'Impatto ambientale della regolamentazione; la  velocizzazione della pianificazione di emergenza per gli  impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti e i  commissari unici. Resta nel decreto la norma "End of waste" e  il sostegno alla ricerca in questi ambiti. Costa ha indicato  che il decreto proseguirà in parallelo con la Manovra,  quindi il taglio dei sussidi ambientali dannosi e altri  interventi fiscali per l'economia circolare, come quelli  legati ai prodotti alla spina, potrebbero finire nella Legge  di bilancio.

Condividi