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ITALIA

L'inchiesta

Doping sportivo, stroncato traffico internazionale di steroidi

Decine di confezioni di steroidi anabolizzanti ed ormoni peptidici auto-prodotti o di provenienza industriale, tra cui testosterone e derivati, sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas di Firenze nel corso di perquisizioni effettuate nell'ambito di un'indagine internazionale

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Circa 135mila dosi di steroidi anabolizzanti, oltre 630 chilogrammi di principi attivi di origine cinese, 2 milioni di dollari Usa, oltre a beni mobili e 16 laboratori clandestini per la produzione di steroidi sono stati sequestrati nell'ambito di un'operazione internazionale contro il doping sportivo. Sono stati eseguiti anche 2 arresti.

Le indagini sono state condotte da Europol e l'americana Dea. Per la parte italiana, l'inchiesta 'battezzata' Underground è stata guidata dalla Procura della Repubblica di Firenze, insieme al Nas Carabinieri del capoluogo toscano. Sono numerosi gli interventi a livello internazionale delle Forze di Polizia che hanno colpito ad ogni livello il settore degli steroidi anabolizzanti illegali - dai produttori in Cina ai trafficanti che commercializzano le dosi letali in Europa e nel mondo.

Le situazioni ambientali rilevate facevano risaltare l'assoluta mancanza di cautele e sicurezze nel confezionamento degli steroidi che avveniva in ambienti non sterili e totalmente inidonei a tale scopo. Attrezzature e materie prime venivano acquistate in maniera prevalente tramite Internet ed importate presentando false dichiarazioni in sede doganale. Il mercato nero a cui i prodotti erano destinati era prevalentemente quello del body building.

Sotto l'egida di "Operazione Underground" hanno operato le Forze dell'Ordine di 15 Stati membri ed altri partner internazionali quali Australia, Islanda, Svizzera ed Interpol, con il determinante supporto dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada). Solo nel territorio degli Stati Uniti l'operazione si è svolta in connessione con 36 diverse indagini in 20 diversi Stati (Operazione Cyber Juice). L'Italia è uno dei quattro Paesi - insieme a Cipro, Belgio e Islanda - ad aver lavorato a stretto contatto con Europol.

Era proprio nel capoluogo toscano che uno degli indagati, un fiorentino, stava cercando di organizzare un grosso laboratorio bloccato in tempo grazie a due distinte operazioni condotte dal locale Nas e dai Carabinieri della Compagnia di Carpi che traevano in arresto, tra la fine di gennaio e il febbraio del 2015, due persone coinvolte nel progetto. Gli altri obiettivi, individuati grazie alle informazioni condivise da Europol, venivano localizzati in Toscana, Piemonte e Sicilia.

Nel corso di una serie di perquisizioni operate nell'ultima decade di agosto dal Nas di Firenze, Livorno, Alessandria e Catania, coordinati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, sono stati sequestrati all'interno di civili abitazioni 4 dispositivi per il riempimento di fiale, capsule, prodotti chimici e solventi, strumenti di laboratorio, principi attivi e materiali di imballaggio (fiale e capsule vuote, tappi, etichette), decine di confezioni di steroidi anabolizzanti ed ormoni peptidici auto-prodotti o di provenienza industriale, tra cui testosterone e derivati.
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