SALUTE
Istituto Spallanzani di Roma
Ebola, realizzato un dispositivo per individuare il virus
Ora è possibile individuare il virus Ebola nel sangue di un potenziale paziente in modo rapido e in una fase molto precoce dell'infezione, minimizzando i rischi di contagio
Roma
Un dispositivo portatile di analisi genetica che in meno di 75 minuti consente di identificare la presenza del virus Ebola. L'apparecchio è stato realizzato da due società operanti nel settore della biotecnologia e della microelettronica in collaborazione con l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma.
Il dispositivo portatile si basa su una tecnica di biologia molecolare, il Real Time PCR, e apre la strada a test diagnostici rapidi per Ebola in primis, ma anche per una molteplicità di altri virus.
Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri, diluito fino ad un milione di volte. L’elevata sensibilità consente quindi la rilevazione della presenza del virus già in una fase estremamente precoce della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio. Dal sangue viene estratto l’RNA del virus. Poi un lettore ottico portatile rileva la presenza del DNA del virus nel campione analizzato e invia i dati ad un PC che li elabora in forma grafica. La rapidità e le dimensioni ridotte dello strumento può risultare molto utile in situazioni di urgenza e per la diagnostica “sul campo”.
“Questo test - sottolinea il direttore scientifico Giuseppe Ippolito - potrà avere importanti ricadute sia cliniche che di Sanità Pubblica. Infatti una diagnosi rapida porterebbe all’identificazione dei pazienti con Ebola con conseguente attuazione immediata di misure di isolamento, quindi riduzione del rischio di diffusione dell’infezione in comunità e inizio di un idoneo trattamento per il paziente”.
Il dispositivo portatile si basa su una tecnica di biologia molecolare, il Real Time PCR, e apre la strada a test diagnostici rapidi per Ebola in primis, ma anche per una molteplicità di altri virus.
Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri, diluito fino ad un milione di volte. L’elevata sensibilità consente quindi la rilevazione della presenza del virus già in una fase estremamente precoce della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio. Dal sangue viene estratto l’RNA del virus. Poi un lettore ottico portatile rileva la presenza del DNA del virus nel campione analizzato e invia i dati ad un PC che li elabora in forma grafica. La rapidità e le dimensioni ridotte dello strumento può risultare molto utile in situazioni di urgenza e per la diagnostica “sul campo”.
“Questo test - sottolinea il direttore scientifico Giuseppe Ippolito - potrà avere importanti ricadute sia cliniche che di Sanità Pubblica. Infatti una diagnosi rapida porterebbe all’identificazione dei pazienti con Ebola con conseguente attuazione immediata di misure di isolamento, quindi riduzione del rischio di diffusione dell’infezione in comunità e inizio di un idoneo trattamento per il paziente”.