EUROPA
Europee, Renzi: un pareggio, ma ora hanno votato anche D'Alema e Prodi
"Siamo arrivati secondi nel 2019 così come siamo arrivati secondi nel 2018 - aggiunge - si sono invertiti il primo e il terzo, la medaglia d'oro e la medaglia di bronzo. Ma il punto fondamentale è che il Pd ha perso in valori assoluti circa 100 mila voti ma ha guadagnato 4 punti percentuali. E questo era abbastanza normale, visto che hanno votato Pd i D'Alema, Bersani ma anche persone che avevano votato altri partiti come Prodi che nel 2018 aveva votato ad esempio un partito che si chiama 'Insieme'".
"E' un inizio, non utilizziamo toni trionfalistici, sarebbe assurdo se avessimo commentato questo risultato come una grande vittoria, così come parlare di estinzione per il 19%. E' un piccolo passo in avanti. Ma ora basta polemiche e divisioni", ha aggiunto Renzi.
"Vecchi e anche giovani notabili del nostro partito per mezza poltrona di presidente della Camera o di sottosegretario correrebbero a fare l'accordo con i Cinque stelle... spero che dopo domenica questo tema non sia più sul tavolo per nessuno". "Quella che spregiativamente veniva chiamata la tattica del pop corn, oggi dà una nuova chance al Pd e dimostra l'inconsistenza del M5s - sottolinea l'ex leader dem - e a chi un anno fa come me ha lottato per non fare l'accordo con i Cinque stelle non ci devono dire grazie... basta che non ci provino più".
E poi: "Il Pd ha vinto nettamente le elezioni amministrative, non è merito mio ma di tutti quei magnifici sindaci che non sono renziani, ma in prima fila e credibili". "Siamo contenti che la Leopolda, da cui provengono alcuni di loro, sia oggi la scuola più interessante prodotta nel Paese da 10 anni", ha aggiunto il senatore del Pd.